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isaefrenk.
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MALE E BENE
Male e bene sembrano due forze contrarie, ma non necessariamente opposte. La natura stessa li contiene nelle sue leggi.
Il bene assorbe il carbonio e rilascia l’ossigeno e nel bene si ha più ossigeno, e fin qui siamo tutti d’accordo. Questa è una prova di come tutto quanto si muove all’esterno ha origini nel nostro intimo.
Una parola può avere il potere di toglierci o darci ossigeno. Quindi stiamo attenti quando c’esprimiamo con un simile, potremo causargli dolore, che poi si ripercuoterà sulla nostra strada per comprendere quanto male ci siamo fatti nel farlo agli altri.
Ciò ci porta ad indirizzare la logica, a passare un periodo a pensare a quanto si debba dire, per passare al dirlo senza pensare, che in ogni modo è poggiato dopo l’atto; quindi il pensiero si basa su un’espressione già consumata immagazzinando sull’esperienza il pensiero stesso.
Cos’è meglio, pensare prima o dopo l’atto (azione)?
Certo che l’azione ha in sé antecedentemente un’intenzione che la precede e pertanto smuove le cause prima dell’azione, cosce e inconsce.
E’ giusto che sia così, rispecchia l’illusione di come le leggi della natura siano invisibili per chi lo voglia, e nello stesso modo l’intenzione, è invisibile per chi passa all’atto fisico, poiché, se quest’ultimo è dopo l’intenzione, non ha modo di esprimersi, essendo fine a se stesso e, se è così, sono le leggi della natura che gestiscono il movimento dell’azione, avendo esse in sé le redini di quello che l’azione esprime. Per fare questo, attraversa le emozioni vibrando in noi e facendo prendere all’intenzione la giusta tensione per fermarsi prima o andare a fondo con l’azione, che comunque è l’espressione meno evoluta dell’umano se non è usata per beneficio al nostro simile.
Tutto ciò che accelera la crescita di coscienza è bene e tutto ciò che la rallenta è male.
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MALE E BENETutto ciò che accelera la crescita di coscienza è bene e tutto ciò che la rallenta è male. |