UNIVERSO
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Il legame tra lo zucchero e la depressione e/o l’iperattivita’ e’ evidente.
Le persone che soffrono di depressione sono molto sensibili, quindi particolarmente vulnerabili ai cambiamenti veloci che l’assunzione di zucchero impone al nostro corpo e alla psiche.
Lo zucchero, crea a livello della psiche un piacere momentaneo molto forte (sebbene questa sensazione di felicita’ duri soltanto poche ore), creando un alterazione glicemica elevata con conseguente rischio di diabete e di obesita’.
Piu’ semplicemente lo zucchero crea dei picchi della curva glicemica e degli improvvisi abbassamenti della stessa quando “finisce il suo effetto”.
Cio’ vale a dire che crea uno sbalzo di umore continuo, disequilibrio generale a livello del corpo, mente e spirito.
A lungo andare l’infelicita’ momentanea puo’ trasformarsi in depressione .
I sintomi di questi picchi in alto e in basso, possono essere:
nel picco in alto:
(momento in cui lo zucchero e’ nel pieno del suo effetto)
comportamento aggressivo,
ansia e depressione,
fatica,
insonnia,
iperattivita’,
inquietudine,
difficolta’ di concentrazione.
nel down:
(momento in cui la curva glicemica ha la caduta in basso)
affaticamento,
irritabilità,
vertigini,
insonnia,
sudorazione eccessiva
scarsa concentrazione,
oblio,
sete eccessiva,
depressione e pianto,
disturbi digestivi,
visione offuscata.
Inoltre, lo zucchero e’ collegato alla depressione poiche’ il corpo utilizza le vitamine del gruppo B (molto importanti per il sistema neurologico) per trasformare lo zucchero in energia, privandone l’organismo.
Uno studio pubblicato nel British Journal of Psychiatry conferma questa teoria, evidenziando che coloro che avevano una dieta di prodotti alimentari trasformati ha un aumento del rischio del 58% di depressione..
L’iperattivita’ e’ invece la risposta al picco verso l;alto della curva glicemica, evidenziato soprattutto nei soggetti sensibili e nei bambini.
Silvia Pepe, Smile Therapy
http://inmodonaturale.blogspot.co.uk/2012/...erattivita.html
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