Sentire di coscienza

Posts written by frenkevita

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    L’onicofagia, ovvero la tendenza a mangiarsi le unghie, è un comportamento particolarmente diffuso soprattutto fra le donne. Le cause sono molteplici, dalla semplice abitudine acquisita a un metodo inconscio per scaricare tensioni e stress, ma le soluzioni non sempre sono efficaci. Mostrarsi con le unghie mordicchiate, ad esempio a un colloquio di lavoro o quando si stringe la mano a un nuovo conoscente, non è però uno dei migliori biglietti da visita. Oltre allo smalto amaro, esistono dei rimedi naturali?
    Senza necessariamente ricorrere a farmaci o ritrovati chimici, per smettere di mangiare le unghie esistono numerose soluzioni del tutto naturali. Si tratta sia di barriere fisiche, ovvero metodologie che rendono il morso per nulla sopportabile dal palato, oppure di ritrovati erboristici per placare le situazioni di disagio psicologico.
    Barriere fisiche
    Il modo più semplice per smettere di mangiare le unghie è quello di rendere il sapore delle stesse insopportabile al palato. Oltre al già citato smalto amaro, disponibile sia colorato che in versione trasparente, si può pensare al ricorso a protesi di ceramica o altro materiale. Non appena si paleserà la voglia di mordicchiare, l’unghia risulterà del tutto inappetibile. Si presti però attenzione, in questo caso, alla salute dei denti: in un momento di sbadataggine e di azzannate distratte, le protesi potrebbero rompersi e lo smalto dei denti potrebbe rovinarsi. Infine, se proprio il problema si rivelasse insormontabile, ci si può costringere a indossare dei guanti in prossimità di eventi sociali, colloqui di lavoro e quant’altro: così facendo, si preserverà l’estetica delle dita almeno fino all’evento pubblico temuto.
    Distrazione
    Oltre ai rimedi fisici citati poc’anzi, un ottimo metodo per non mangiarsi le unghie è quello di distrarsi dal desiderio irrefrenabile di poggiare le dita sulla bocca. Sono le attività intellettuali a dimostrar maggior effetto sull’onicofagia, quindi nei momenti piatti della giornata ci si armi di un buon libro o di un magazine di enigmistica, così come anche di simpatici passatempi da usufruire sullo smartphone. Per lo stesso motivo, anche masticare una gomma può far scomparire il problema, proprio perché il palato sarà più attratto dal gusto del chewing-gum che dalle stesse unghie.
    Erbe rilassanti
    Non è facile rinunciare all’onicofagia se non si agisce sulla cause, primarie o secondarie che siano, che hanno generato il disturbo. Come già accennato in apertura, molto spesso sono ansia e stress a spingere il soggetto a mordicchiare le unghie: con il gesto, si scarica la tensione in eccesso sublimandone il disagio. Detto questo, si può allora pensare di far ricorso ad alcuni ritrovati d’erboristeria per rilassare corpo e mente, come ad esempio la sempre validissima passiflora o la classica valeriana, ma anche i fiori di Bach e la melissa. Ovviamente, non essendo ansiolitici né anti-stress immediati, serve qualche giorno di pazienza dall’inizio dell’assunzione prima di poterne appurare i risultati. Nel frattempo, si può allargare il concetto delle barriere fisiche citate poc’anzi aiutandosi con frutta e spezie, per renderne sgradevole il sapore. Limone, agrumi in generale e il pepe assolvono tutti a questa funzione. Basta immergere le dita in una soluzione di acqua e rimedio, oppure stendere una minima parte del composto sul pennellino che si utilizza per lo smalto.
    http://www.greenstyle.it/rimedi-naturali-p...ghie-55122.html
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    Sì, esistono anche rimedi naturali, cosiddetti della nonna, per il mal di denti. Il mal di denti è molto fastidioso ed è sempre sintomatico di una problematica complessa in atto. Per questo, al verificarsi dei sintomi, è bene recarsi subito dal dentista. Per chi non potesse farlo nell’immediato o volesse attenuare il dolore per un po’ però si possono utilizzare anche dei rimedi casalinghi, anziché i classici antidolorifici.
    Mal di denti: tutti i rimedi naturali “della nonna”
    Anche i rimedi casalinghi per il mal di denti devono essere scelti a seconda del problema da trattare se si vuole che il dolore scompaia o diminuisca efficacemente.
    Per i denti cariati: chiodi di Garofano
    Fate bollire una tazza di acqua con una decina di chiodi di garofano, coprendo la pentola per non far evaporare le importanti componenti del chiodo, fino a quando l’acqua non si colorerà di un naturale giallo marrone. Attendete che il composto sia ad una temperatura adatta per degli sciacqui e tenetelo in bocca per alcuni minuti.
    Per gli ascessi: la cipolla
    Tra i rimedi naturali per il mal di denti causato da ascessi anche la cipolla. Prendete una cipolla e tagliatela a fettine comode da strofinare, strofinate la cipolla sulla zona dolente; la cipolla possiede delle proprietà antisettiche ed antidolorifiche che sono di sollievo per il mal di denti.
    Per le gengiviti: le foglie di cavolo
    Le foglie di cavolo possiedono proprietà che servono a ridurre il gonfiore; applicatele con degli impacchi sulla zona gonfia e cambiatele spesso, pian piano la gengiva si sgonfierà.
    Per carie e gengiviti: la salvia
    La salvia possiede proprietà antinfiammatorie naturali, usatela a diretto contatto con la zona dolente o preparate un decotto ed effettuate con questo degli sciacqui di alcuni minuti concentrandovi sulla zona infiammata.
    Per le carie: l’aglio
    L’aglio possiede una fortissima proprietà antisettica se tritato o schiacciato; quindi dopo aver tritato l’aglio, appoggiatelo sulla zona dolente, vi aiuterà a calmare il dolore e a combatte l’infezione. Nn lasciate l’aglio per troppo tempo per evitare effetti collaterali.
    Per le gengiviti: camomilla e crema di Aloe vera
    La camomilla possiede proprietà lenitive e calmanti, che sono utilissime per calmare le infiammazioni gengivali. Prendete la camomilla, anche quella delle bustine confezionate, e fate degli impacchi nella zona laddove la gengiva è infiammata per qualche minuto, fino a quando il dolore non si placa. Stessa cosa per l’aloe, che funziona sempre da lenitivo.
    http://donna.nanopress.it/salute/mal-di-de...-nonna/P396149/
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    La stanchezza, una postura scorretta, l'eccessiva sudorazione provocano, soprattutto durante i mesi estivi, la comparsa dei fastidiosi crampi. Vediamo quali rimedi naturali possono aiutarci a prevenirli
    I rimedi naturali per i crampi sono quelli generalmente forniti da una dieta sana ed equilibrata, capace di apportare i nutrienti necessari per l'esercizio fisico praticato o il regime di vita adottato. Primi tra questi, troviamo i sali minerali (soprattutto potassio, magnesio, calcio e sodio), gli antiossidanti, e le vitamine che si possono assumere direttamente dalla frutta e verdura di stagione.


    Tuttavia, in chi pratica una intensa attività fisica, a volte, è necessario aumentare il fabbisogno giornaliero di queste sostanze con l'assunzione di integratori naturali che contengano erbe e piante officinali ad azione remineralizzante e antiossidante.

    Altri altri modi per evitare l'insorgenza di crampi è il praticare in maniera equilibrata l'attività fisica, evitando di strafare, soprattutto se non si è allenati; riscaldare i muscoli prima dell'allenamento, e dopo distenderli con lo stretching. Molto utile in questo caso è l'uso esterno di oli da massaggio ricchi in olii essenziali ad azione tonificante, prima di degli esercizi e con effetto distensivo e defaticante dopo l'attività sportiva.





    Cosa sono i crampi
    I crampi sono spasmi involontari, improvvisi e dolorosi, causati dalla contrazione di uno o più muscoli che compare per diversi fattori non ancora completamente chiariti. Si verificano più comunemente a carico degli arti, ma possono anche interessare determinati organi interni; è per questo motivo che con il termine "crampo" si fa abitualmente riferimento a qualsiasi dolore di tipo spastico che interessi la muscolatura, compresa quella addominale.

    Solitamente i crampi insorgono a riposo, a causa di una diminuzione della circolazione sanguigna; da un'insufficiente ossigenazione del muscolo; dal freddo; da carenza di sali minerali; oppure in conseguenza di uno sforzo prolungato; o per una posizione innaturale che ostacola il corretto flusso del sangue. Spesso questi spasmi sono un effetto collaterale di alcuni farmaci (come per esempio i diuretici) o di sostanze chimiche con cui si entra in contatto; o possono essere un sintomo di malattie neurodegenerative.

    Durante il crampo, la membrana della fibra muscolare conduce dei potenziali d'azione a frequenze altissime, in assenza di stimoli nervosi. Questo fenomeno sembra essere causato da una variazione della permeabilità di membrana, a sua volta legata, probabilmente, a modificazioni della concentrazione ionica dei liquidi tissutali. La sudorazione, infatti, può provocare disidratazione e perdita di sali minerali, e ciò può portare all'insorgenza del crampo muscolare.

    Se ne disinguono diversi tipi:

    - crampo da calore: si verifica con maggiore facilità in chi pratica un'intensa attività fisica in ambienti particolarmente caldi (temperatura maggiore di 38° C) e scarsamente ventilati, o durante i mesi estivi, quando i tassi di umidità elevati provocano una sudorazione eccessiva, con conseguente perdita di acqua e sali minerali e la diminuzione del sodio nel sangue;


    - crampo professionale: affligge alcune categorie di lavoratori (dattilografo) o artisti (violinisti, pianisti, ballerini, ecc.) che per il tipo di attività sono costretti a usare un gruppo muscolare per l'esecuzione di determinati movimenti abituali con possibili torsioni o posture anomale. Appartiene a questa categoria il "crampo dello scrivano" (grafospasmo);

    - crampi notturni sono contrazioni involontarie e dolorose tipicamente a carico del polpaccio e dei muscoli del piede, che si manifestano durante il sonno. Sono più frequenti con l'avanzare dell'età ma possono colpire chiunque. La causa del disturbo non è chiara, si pensa che oltre la mancanza di sali minerali, un possibile fattore possa essere la diminuzione dell'afflusso sanguigno, determinata dall'aver mantenuto a lungo una stessa posizione durante il giorno (per es. la posizione seduta).



    LEGGI ANCHE SE L'ALLUNGAMENTO MUSCOLARE DIVENTA UN RITO


    I rimedi naturali contro i crampi per uso interno
    Per evitare l'insorgenza di crampi, nell'alimentazione prediligere banane, per il loro apporto di potassio; e mandorle, noci, fichi, per l'elevato contenuto di magnesio, vitamina E, e di acidi grassi essenziali come gli omega 3-6-9.


    Specie nei periodi estivi in cui la sudorazione è maggiore il sodio contenuto nel sale da cucina è indispensabile per mantenere l'equilibrio idrico del corpo, per non aumentare le perdite di liquidi e favorire di conseguenza la disidratazione. In commercio si possono trovare integratori naturali di magnesio, potassio e sodio specifici per l'attività sportiva.

    Anche le piante officinali forniscono preziosi nutrienti in forma altamente disponibile per il nostro organismo tra queste ricordiamo l'equiseto, l'ortica, per una remineralizzazione in sali minerali; mentre la maca delle ande o l'alga spirulina apportano una notevole quantità di aminoacidi per i muscoli e vitamine del gruppo B per la funzionalità del sistema nervoso e muscolare. Anche le bacche açai possono essere degli ottimi rimedi per apportare vitamine e antiossidanti.



    I rimedi naturali contro i crampi per uso esterno
    I rimedi naturali contro i crampi da usare esternamente, prima di praticare attività fisica, sono principalmente olii essenziali tonificanti, che per la loro azione rubefacente (attirano la circolazione periferica in superficie, scaldando e arrossando la zona) aiutano a sciogliere i muscoli e a prepararli allo sforzo, come il patchouly, il rosmarino, e l'olio essenziale di zenzero. Per preparare un buon olio da massaggio si può disciogliere 5 gocce di una di queste essenze in un po' di olio di mandorle e frizionare la parte interessata.

    Successivamente si potranno usare olii essenziali distensivi e defaticanti per aiutare a rilassare i muscoli affaticati o doloranti, e alleviare contusioni, slogature, crampi o tensioni muscolari. Usateli in olio di arnica per potenziarne l'effetto antinfiammatorio, oppure per preparare un bagno, versando 10-20 gocce nell'acqua della vasca. Tra questi ricordiamo l'olio essenziale di ginepro o canfora o di pompelmo.
    http://www.cure-naturali.it/rimedi-natural...RZcRhOs.twitter
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    I rimedi naturali per la tosse secca e la tosse grassa si rivelano delle soluzioni essenziali. Specialmente con l’arrivo dell’influenza, la tosse tende a diventare piuttosto fastidiosa. Invece di ricorrere subito ai farmaci e, quindi, alle sostanze chimiche, possiamo fare affidamento sulle soluzioni che la natura mette a nostra disposizione. I rimedi omeopatici e quelli naturali possono costituire un punto di riferimento importante per il nostro benessere. Fra i rimedi contro la tosse secca, possiamo segnalare le tisane di tiglio, di altea o di malva. Per quanto riguarda i rimedi contro la tosse grassa, possiamo fare riferimento ai cataplasmi, che si applicano direttamente sul torace.

    La tosse secca
    Ci sono vari rimedi naturali contro la tosse secca. Ad esempio, si possono utilizzare delle preparazioni erboristiche a base di piante, che hanno delle proprietà calmanti ed emollienti. Tra le più conosciute c’è l’altea, di cui si può usare anche uno sciroppo naturale. Quest’ultimo, ricco di mucillagini, ha la capacità di addolcire le mucose della gola.
    La malva ha delle proprietà protettive ed antinfiammatorie delle mucose, mentre molto utile è anche l’infuso a base di tiglio, preparato con i fiori essiccati, per difendere la mucosa della faringe e quella della trachea.
    Ci sono dei rimedi omeopatici contro la tosse secca da non dimenticare: Lycopodium clavatum, Hepar sulfuris, Phosphorus, Aconitum napellus. Il primo è molto benefico per trattare la tosse cronica, che dipende da solleciti a livello della laringe. Il secondo si rivela importante contro i disturbi creati da correnti d’aria fredda, il terzo per la tosse nervosa, che peggiora in presenza di odori forti, e l’ultimo è indicato soprattutto per combattere la tosse rauca. Il Sambucus nigra è ottimo quando si hanno difficoltà respiratorie, mentre la Bryonia è da utilizzare quando si manifestano dei dolori a livello toracico.
    Da non dimenticare un classico rimedio della nonna, che consiste nel bere latte caldo con il miele. Per mantenere umida la gola, si può usufruire dei suffumigi con oli essenziali balsamici e disinfettanti: eucalipto, lavanda e cipresso.
    La tosse grassa
    I rimedi naturali contro la tosse grassa comprendono innanzi tutto un’attenzione particolare all’alimentazione. E’ meglio introdurre nel nostro organismo più bevande calde, come le tisane espettoranti, che possono essere dolcificate con del miele all’eucalipto. Essenziale è ridurre i latticini, lo zucchero e i cibi a base di farina. Ampio spazio va lasciato, invece, alla frutta, che può essere costituita soprattutto dagli agrumi, ricchi di vitamina C.
    Si possono pure utilizzare dei cataplasmi, che vanno applicati direttamente sul torace. Molto utili a questo proposito si rivelano quello di cipolle, di patate, di farina d’avena, di senape o di lino. Si tratta di composti molto facili da preparare, perché le sostanze naturali vanno fatte bollire, fino ad ottenere un amalgama che possa essere spalmato sul petto. Per ottenere maggiori benefici, sulla garza, all’interno della quale abbiamo versato il composto, possiamo applicare una borsa dell’acqua calda avvolta in un maglione di lana.
    Da non dimenticare l’azione espettorante fondamentale esercitata dal bagno caldo, che può essere aromatizzato con oli essenziali di timo e di eucalipto. Da fare soprattutto la sera, prima di andare a dormire.
    http://www.tantasalute.it/articolo/i-rimed...e-grassa/34025/
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    Le tarme sono insetti che hanno la terribile abitudine di mangiare le fibre naturali come il cotone, la lana e la seta. Non c’è nulla di peggio che prendere un maglione o una sciarpa su cui si contava e trovarli più bucherellati di un emmenthal! Si cibano distruggendo le cose a cui teniamo, ma c’è da sottolineare che non sono parassiti per l’uomo e non producono sostanze tossiche e non sono nocive per la salute.
    In molti casi viene utilizzata la naftalina per allontanarle, ma non è propriamente il rimedio ideale: sia la sua ingestione che la sua inalazione, infatti, possono causare danni alla salute. Senza contare quel terribile odore caratteristico. Tanto meglio creare invece dei sacchetti con delle erbe secche che non solo lasceranno i vostri abiti profumati, ma non hanno nessuna sostanza tossica e vi permetteranno di tenere lontano le sgradite ospiti.
    Antitarme profumati? Lavanda, menta e cannella!
    lavanda
    Riempite dei sacchetti di garza o lino con della lavanda secca, o ancora impregnate dei batuffoli di cotone in olio essenziale di lavanda. Metteteli dunque negli armadi, nei cassetti e in tutti quei luoghi in cui tenete conservati i vostri vestiti.
    Anche le foglie di menta essiccate sono un ottimo ed efficace repellente contro le tarme. Mettete varie foglie secche di menta in un sacchetto, o posizionatele tra i vostri vestiti.
    Oppure, ancora, potete utilizzare delle stecche di cannella nei cassetti, o dei sacchetti con cannella polverizzata. Non solo i vostri abiti saranno salvi, ma avranno anche un dolcissimo profumo!
    Il legno di cedro: un antico repellente per le tarme
    Albero di cedro
    Il legno di cedro è riconosciuto da tempo come efficace anti-tarme, e questa fama ha il suo perché, visto che funziona! Procuratevi dei trucioli di cedro, e metteteli dove è necessario. Occhio però: il cedro perde il suo effetto antitarme nel tempo, proprio perché perde il suo profumo. Quindi procuratevi anche dell’olio essenziale di cedro, e stillatene un po’ sui trucioli quando vi sembra che abbiano perso il loro effetto.
    Ancora, l’olio di cedro può essere utilizzato creando una miscela fai da te composta da 2 parti di olio essenziale di olio di cedro, 2 parti di vodka e 1 di acqua: basta impregnare dei batuffoli di cotone con questa miscela e passarli tra armadi e cassetti, magari lasciando anche i batuffoli al loro interno.
    Chiodi di garofano, timo, ginseng e rosmarino
    Rosmarino
    Riempite una bustina di lino con una di queste erbe, o con la combinazione di tutte loro, e state certi che terrete a bada le falene per mesi!
    A proposito di chiodi di garofano, avete mai pensato a utilizzarli con il sensuale sapore dell’arancia? Prendete un’arancia intera, conficcatevi dentro vari chiodi di garofano e riponetela nell’armadio. Et voilà: il vostro gioiellino antitarme creativo e originalissimo da vedere è pronto!
    Ulteriori suggerimenti riguardano anche il modo in cui conservate i vostri indumenti: procuratevi contenitori di plastica sigillati molto bene, dove le tarme non possono entrare. Potete trovarli facilmente in commercio adatti proprio allo scopo di difendere i vostri abiti da sgraditi attacchi.
    http://www.ecoo.it/articolo/antitarme-fai-...problema/24721/
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    CITAZIONE (Rita2 @ 29/10/2013, 09:08) 
    Mal di testa causato da catarro: la prima cosa da fare è imparare a soffiarsi il naso
    ma daiiiii non l'avrei mai immaginato.
    Articolo inutile e superficiale. Di norma chi opta per la medicina chimica, pur conoscendone i lati negativi, lo fa per problemi logistici. Se devi andare per forza a lavoraree stare fuori casa 12 ore, me lo spieghi come fai a prepararti il sale nella padella ?
    Le persone non sono tutte sceme, bisognerebbe trovare il modo di curarsi tenendo presente la quotidianita'.

    ILLUMINACI

    si dice soffiare il naso perché è meglio che tirare su , l'inutilità è di chi la sente poiche nulla è inutile , chi lo esprime lo è , evidentemente
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    RIMEDI NATURALI VIE URINARIE… LE PIANTE CHE FACILITANO L’ELIMINAZIONE DI LIQUIDI
    La ritenzione idrica è una delle cause più diffuse del gonfiore dei tessuti, soprattutto nella donna, poiché questo disturbo è legato anche all'equilibrio ormonale, oltre che ad una cattiva circolazione e un'abnorme permeabilità dei capillari.

    Ovviamente l’efficienza del sistema urinario è importante per garantire la corretta quantità di acqua a livello dei tessuti. Infatti, sebbene la ritenzione idrica è riferita all’eccessivo accumulo di acqua nelle cellule, non nel sangue, lo stimolare una maggior filtrazione, in quantità, da parte dei reni, comporta un conseguente rilascio di acqua da parte delle cellule per mantenere la pressione e l’equilibrio salino ai giusti livelli.

    Per semplicità basti pensare che le strutture atte alla filtrazione, i glomeruli del rene , sono come dei veri e propri filtri. Infatti lungo il tragitto viene riassorbita acqua, ma non le sostanze di scarto, che così sono concentrate sempre più, fintanto che non rimane la sola urea.

    Diuretici naturali e cibi diuretici

    La natura ci regala molti cibi dalle spiccate proprietà diuretiche. Per rendersene conto basta mangiare, per esempio, una fetta di anguria o qualche asparago bollito.
    La lista di diuretici naturali è lunghissima, alcuni sono contenuti in alimenti di uso comune, altri in erbe particolari provenienti da diversi Paesi del Mondo:

    Ad esempio il tarassaco un coleretico e colagogo, cioè aumenta la produzione della bile nel fegato e facilita lo svuotamento della cistifellea, è consigliato nei casi d sovraccarico epatico oltre a ciò a marcati effetti diuretici e depurativi: essendo un buon diuretico, il tarassaco, stimola i reni, aumenta la quantità dell'urina e favorisce l'eliminazione delle sostanze di rifiuto e delle tossine.

    Altra pianta molto efficace è la pilosella, cui vengono oggi riconosciute sono quella antibiotica ma soprattutto diuretica, proprietà che, oltre a concorrere all’eliminazione di prodotti di scarto del metabolismo (acido urico e scorie azotate), aiuta la funzionalità renale, la mobilizzazione dei liquidi in eccesso e l’eliminazione dei sali imprigionati nei tessuti.

    Altra pianta utile è il finocchio.
    http://www.cristalfarma.it/it/community/i-...di-liquidi.html
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    Quando la vista inizia a calare, quando gli occhi si stancano facilmente, la soluzione suggerita è sempre quella di metter gli occhiali o potenziare quelli che già hai.


    Esistono però anche altri approcci per migliorare la vista, in particolare l’approccio del dott. Bates, americano del 1920..
    Il pensiero di Bates è molto articolato e interessante e merita di essere approfondito a parte, (ti suggerisco questo libro)


    Qui mi limiterò solo a fornire alcuni consigli basati sul metodo Bates



    Come migliorare la vista con il metodo Bates


    1 Palming: si tratta di un esercizio molto semplice, mettiti in un luogo tranquillo, porta i palmi delle tue mani sui tuoi occhi, in modo che non filtri il minimo raggio di luce. Fai attenzione a non toccare il bulbo oculare con le mani.

    A questo punto puoi rimanere semplicemente in attesa per qualche minuto pensando a qualcosa di bello, qualcosa che ti rilassa e ti rende felice.
    Oppure puoi guardare il nero che vedi e immaginare un puntino al centro ancora più nero, lascia poi che questo puntino si allarghi e copra tutta la visuale; puoi ripetere la cosa più volte.
    L’importante è che non ti sforzi mai, lo sforzo è il più grande nemico della vista!

    Passati alcuni minuti togli lentamente le mani ed esegui un prova di lettura, ti stupirai nel constatare che effettivamente ci vedi meglio..
    Il miglioramento potrà durare anche solo pochi secondi ma ci sarà. Con la pratica il miglioramento rimarrà per più tempo.
    Puoi ripetere l’esercizio quante volte vuoi, l’importante, ripeto, è che non ti sforzi.


    2 Dondolio: anche questo è un esercizio molto semplice, inizia guardando per esempio lo spigolo in alto a destra della porta della stanza in cui ti trovi, sposta poi lo sguardo allo spigolo sinistro, continua a “dondolare” tra uno spigolo e l’altro in modo ritmico e rilassato, puoi aiutarti mettendo una musica di sottofondo e seguendo il ritmo ( che dovrà essere non troppo veloce..),
    dondola in questo modo per alcuni minuti.

    L’obbiettivo del dondolio è allenare quella che viene chiamata la “centrale fissazione”: si tratta di imparare a mettere a fuoco solo un piccolissimo punto.
    L’esercizio lo si inizia con due punti molto distanti come i vertici della porta, ma poi, con la pratica, lo si prosegue avvicinando sempre più i due punti. Si arriverà a fissare i due punti nella prima e nell’ultima lettera di una parola, dondolando da una all’altra, mettendo a fuoco la prima e poi la seconda. Infine il dondolio potrà essere applicato a una sola lettera, dondolando tra la parte sinistra e la parte destra, tra la parte alta e quella bassa della lettera stessa…

    Il dondolio rilassa l’occhio e ne aumenta le capacità. Prova a eseguire l’esercizio del dondolio mentre leggi un libro, dondola tra l’inizio delle riga e la fine, fallo con calma, senza aspettativa, senza sforzo, ti accorgerai che la tua vista migliora!


    3 Eliminare lo sforzo: tutti gli esercizi proposti da Bates sono tesi ad eliminare lo sforzo, è quindi essenziale eseguirli con questa idea in testa, con meno ti sforzi e con più la tua vista aumenta!

    Numerose persone hanno ottenuto notevoli benefici seguendo il metodo Bates e hanno potuto migliorare la vista eliminando gli occhiali, la stanchezza e tutte le difficoltà visive.
    Per approfondire il Metodo Bates clicca qui


    4 Prodotto consigliato: “8MirtilVit” della ditta “I prodotti della vittoria”, si tratta di un estratto secco ad alta titolazione di mirtillo nero e mirtillo rosso, rafforza notevolmente la funzionalità del microcircolo rafforzando l’apparato visivo, oltre ad aiutare intestino e vie urinarie. È sufficiente assumerne una compressa al giorno per periodi di 2-3 mesi.



    www.miglioriamoci.net/come-migliorare-la-vista/
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    L’utilizzo dell’argilla a scopo terapeutico è antichissimo, Cinesi, Indiani, Egiziani ,ecc.. conoscevano ed utilizzavano l’argilla sia per uso interno che per uso esterno.

    L’uso di mangiare la terra,o geofagia è sempre esistito nelle popolazioni, è un’usanza più o meno conosciuta, alcune persone mangiano istintivamente argilla per fornire all’organismo i Sali minerali che gli mancano.
    Anche gli animali conoscono ed utilizzano la terra a scopo curativo, mangiandola o facendo bagni di fango.

    Plinio il Vecchio, Dioscoride e Galeno,sono solo alcuni dei grandi medici dell’antichità a tramandarci scritti sulle virtù dell’argilla.
    In Europa, fu l’abate Seb.Kneipp, che dopo aver usato l’argilla per curare l’afta epizootica negli animali, visti i risultati la inserì trai i suoi rimedi naturali.
    Durante la Prima guerra mondiale per esempio, le truppe francesi mangiavano argilla mescolata a senape, per tenere lontana la dissenteria.

    L’argilla è ricca di silicio, unico metallo in grado di trasportare la luce del sole, non è mai pura, si presenta composta con altri minerali che ne aumentano le proprietà: argento, ferro, mercurio, rame, stagno, oro, piombo ed anche magnesio, alluminio e calcio.

    La chimica conferma che l’argilla contiene i Sali minerali di cui l’uomo necessita, questi Sali inoltre sono nella proporzione giusta ed in una forma facilmente assimilabile.

    Il silicio nutre i tessuti elastici dell’organismo quindi possiamo utilizzarla per reumatismi, artrosi, tubercolosi, arteriosclerosi, fratture. Magnesio, ferro e calcio la rendono utile in tutti i casi di anemia, demineralizzazione, astenia, decalcificazione. L’alluminio contro le piaghe e le ulcere.



    Proprietà dell’argilla:

    Antisettica,
    rimineralizzante,
    antinfiammatoria,
    battericida,
    cicatrizzante,
    deodorante,
    decongestionante,
    assorbente,
    antiacido,
    alcalinizzante,
    disintossicante del sangue,
    antiedematosa,
    sgrassante (era usata dagli antichi per lavare gli indumenti),
    favorisce la produzione di latte materno.
    Viene considerata anche chelante, capace cioè di catturare sostanze dannose e portarle fuori dal nostro organismo.

    Durante le epidemie, era consigliato bere acqua con limone ed argilla, ed è consigliato tuttora ai viaggiatori di portarsi un sacchettino di argilla per l’azione sterilizzante che ha sull’acqua.

    Esistono vari tipi di argilla, rossa, bianca, gialla, l’argilla verde è considerata la migliore da utilizzarsi .

    Una cura con l’argilla,deve sempre essere associata ad una disintossicazione generale fatta con piante depurative e naturalmente ad una sana alimentazione. Va fatta per tre settimane,da ripetersi 2/3 volte all’anno. Durante l’assunzione dell’argilla,non si dovrebbero assumere altri farmaci. E’ sconsigliato l’utilizzo dell’argilla per uso interno a chi prende farmaci salvavita ,a chi ha tendenza alle occlusioni intestinali ed in chi ha tendenza allo strozzamento di ernie,a chi utilizza olio di paraffina.


    ARGILLA: Uso interno

    Come prepararla: mettere un cucchiaino di argilla verde ventilata ( non utilizzare metallo, né plastica) in un bicchiere d’acqua, mescolare e lasciar riposare per tutta la notte.
    La mattina dopo bere senza mescolare, avrete un’acqua argillosa, fate questo per alcuni giorni.
    Dopo 4/5 giorni potete invece mescolare il tutto e bere.
    L’argilla pura non deve avere gusti sgradevoli, deve ricordare il gusto del latte, infatti viene chiamata anche latte d’argilla.
    Va bevuta a digiuno.

    L’utilizzo dell’argilla ,all’inizio può dare stitichezza, se questo accade vuol dire che l’intestino ha bisogno di essere pulito. In questo caso la sera prendete una tisana alla malva o un cucchiaio di olio di lino e bevete solo acqua argillosa per 10 giorni utilizzando mezzo cucchiaino di argilla, senza mescolare. Trascorso questo periodo,se la stipsi è passata, mescolate l’acqua con argilla e bevete tutto.

    Come conservarla: L’argilla deve essere conservata in vasi di vetro con tappi di sughero, periodicamente dovrebbe essere esposta al sole.

    Per uso interno è utile in particolare nel caso di:

    diarrea e putrefazione intestinale,
    forti coliti,
    gonfiori intestinali,
    l’acidità e dolori di stomaco,
    anemia,
    foruncolosi,
    Intossicazioni.
    L’argilla può essere utilizzata per fare lavande vaginali in caso di cistite cronica, perdite vaginali,difficoltà ad urinare, 2 cucchiai per litro di acqua tiepida più alcune gocce di propoli.

    Clistere per rinfrescare l’intestino: due litri di acqua tiepida con due cucchiai di argilla.

    Piorrea e gengive deboli,sciacqui con acqua e argilla: mezzo cucchiaio di argilla per mezzo bicchiere di acqua + un cucchiaio di aceto di mele ed un cucchiaino di sale. La stessa preparazione (omettendo il sale ) può essere utilizzata per gargarismi contro il mal di gola.



    ARGILLA: uso esterno

    Come si prepara: Si mette l’argilla in un recipiente di vetro o di ceramica, si impasta con acqua fino a quando si ottiene una crema spalmabile.
    Alcuni consigliano di ricoprire l’argilla di acqua, coprirla con una garza ed esporla al sole per caricarla di energia (che verrà poi trasmessa alla parte malata).
    Dopo alcune ore, l’argilla avrà assorbito l’acqua e sarà diventata una poltiglia omogenea pronta da utilizzare, nel caso non fosse abbastanza cremosa, basterà aggiungere un poco di acqua.

    Gli impacchi con argilla si fanno freddi, in particolare se la zona da trattare è infiammata o se facciamo l’impacco sul basso ventre. Vanno utilizzati invece impacchi tiepidi o caldi su fegato, reni, ossa.

    L’argilla si scalda facilmente a contatto con il nostro corpo, tuttavia se non si riesce a sopportare il freddo, si può utilizzare sopra all’impacco di argilla, un panno riscaldato o un’altra fonte di calore.

    L’argilla va messa direttamente a contatto della pelle, l’impiastro dovrebbe essere da mezzo cm a due centimetri e più largo della parte da trattare, utilizzando una garza.

    Tempo di applicazione: La durata delle applicazioni è varia. Va considerata la problematica da trattare, può andare da un minimo di un’ora a tutta una notte.

    Trascorso il tempo di applicazione, l’argilla va tolta utilizzando acqua tiepida. Non va riutilizzata, in quanto si impregna di tossine. Le garze, una volta lavate possono essere riutilizzate.

    L’impiastro di argilla può essere fatto in tutte le parti del corpo .

    La polvere di argilla può essere utilizzata al posto del talco o direttamente su piccole ferite. Molto utile anche in caso di prurito.



    Come curarsi con l’argilla:


    Congiuntiviti, orzaiolo, calazio, blefariti, lacrimazioni: impacco di argilla messo su una garza ed applicato sull’occhio chiuso, due volte al giorno per mezz’ora. Lavare gli occhi con camomilla.

    Otite: impacco d’argilla sull’orecchio e dietro, di almeno due ore per due volte al giorno.

    Sinusite: impiastro sulla fronte, due volte al giorno per mezz’ora, più inalazioni o suffumigi con oli essenziali.

    Ascessi dentali: impacco tiepido sulla guancia per due ore, 2 volte al giorno.

    Laringite: impacco d’argilla sulla gola 2/3 volte al giorno per due ore. Anche gargarismi con argilla ed acqua salata oppure con acqua e limone.

    Fegato e cistifellea: impiastro tiepido o freddo da tenere per due ore o anche tutta la notte. Consigliato per congestioni epatiche e coliche.

    Varici esterne: applicare l’impiastro d’argilla direttamente sulla gamba, tenere almeno per un’ora e poi togliere con acqua tiepida.

    Dolori reumatici, nevralgie, artrite, artrosi: impiastro d’argilla freddo nelle crisi acute, caldo o tiepido nelle forme croniche, applicazione giornaliera di 2/3 ore, o per tutta la notte.

    Eczema, psoriasi, couperose, dermatiti: impacchi con acqua argillosa, un cucchiaio di argilla per bicchiere d’acqua.

    Emorroidi: piccoli impiastri di argilla fredda, tenere per almeno un’ora, anche due volte al giorno.

    Emicrania: cataplasma di argilla freddo sulla fronte, alternato a cataplasma caldo sulla nuca. Tenere per un’ora.

    Cistite, uretriti: impacco al basso ventre, tenere per 2/3 ore. Non va mai fatto durante le mestruazioni.

    Distorsioni, lussazioni: impacco d’argilla da fare tutti i giorni per 2/3 ore, fino alla guarigione. L’impacco può essere tenuto anche tutta la notte.

    Lombalgia: impiastro d’argilla tiepido o caldo, tenere anche per tutta la notte.

    Piedi doloranti, ritenzione idrica, problemi circolatori: in una bacinella di acqua calda, diluite 3 cucchiai di argilla, fate un pediluvio fino a quando l’acqua sarà quasi fredda, eventualmente potete aggiungere alcune gocce di olio essenziale. di lavanda.

    Febbre: impacco sul ventre con argilla tiepida, lasciar agire per 30 minuti, in caso di febbre alta ripetere 2 / 3 volte nella giornata.

    Acne: maschera all’argilla due volte la settimana per 20 minuti.



    Attualmente l’argilla viene spesso utilizzata per ottenere i fanghi termali, con i quali si curano dermatiti, malattie reumatiche, ecc..

    Nell’antichità l’argilla era usata anche in cucina, in Sardegna si utilizzava acqua all’argilla per purificare una poltiglia di ghiande che veniva poi impastata e cotta, si usava come pane, in particolare durante le carestie.

    Anche la cottura alla Creta sembra risalire ai Longobardi, che cuocevano il pollame avvolto nell’argilla, d’altra parte la cottura nella terra o nella sabbia si trova ancora ai nostri giorni.

    https://www.facebook.com/photo.php?fbid=29...&type=3&theater
  10. .
    Questo è un articolo molto veloce per fare una piccola riflessione:

    Ti pongo una domanda, fai uso di farmaci?

    In genere la risposta che si ottiene è: “no, io non prendo mai medicine…“

    Tuttavia, in ogni casa possiamo trovare armadietti pieni di farmaci e le farmacie sono sempre piene…

    Quindi, sei sicuro di non assumere mai farmaci?

    Ti invito a fare un semplice esperimento, ogni volta che utilizzi qualcosa di acquistato in farmacia o in parafarmacia segnalo sul calendario, sia che si tratti di uno sciroppo per la tosse, di una aspririna, di un aulin, o di un antibiotico.

    Ti stupirai nel constatare che in realtà assumi molti più farmaci di quelli che credi.

    A questo punto è doveroso porsi una domanda: stai abusando di questi farmaci oppure non potevi proprio fare a meno di assumerli?

    Per capire bene cosa intendo per abuso di farmaci ti invito a leggere questo articolo: Farmaci: sei sicuro di non abusarne?

    Molte persone affermano di non utilizzare mai farmaci intendendo farmaci per i quali è necessaria la ricetta medica…

    Molte persone credono sia normale per tutti assumere un farmaco quando si ha mal di testa, quindi, anche se lo assumono regolarmente per combattere il mal di testa, affermano di non assumere farmaci perchè convinti che quello non sia da valutare, troppo normale assumerlo…

    Ogni farmaco ha decine di effetti collaterali , alcuni scritti sul bugiardino ( il foglietto illustrativo) e altri no, in merito puoi leggere: I veri effetti collaterali dei medicinali

    È molto importante lavorare ogni giorno per la propria salute, fare finta di farlo, affermando il falso, non è certo da persone responsabili!
    Quindi la prossima volta che ti chiederanno se assumi farmaci, pensaci un attimo prima di rispondere ;-)
    www.miglioriamoci.net/farmaci-un-esame-di-coscienza/
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    Per questo articolo riporterò un piccolo estratto del testo “1000 piante per curare il cancro” del Dott Giuseppe Nacci.

    Ti invito a leggerlo con attenzione, riporta fondamentali informazioni per la cura e la prevenzione di tutte le malattie autoimmuni, delle allergie e intolleranze e un sacco di altri problemi. (i grassetti, le sottolineature e le frasi evidenziate, sono state aggiunte da me)



    “L’effetto più grave di una alimentazione iper-proteica è la DIS-BIOSI intestinale, cioè il sovvertimento della normale flora batterica intestinale (flora batterica saprofita), responsabile dei fondamentali processi di assimilazione delle sostanze nutritive (vitamine naturali) contenute nei cibi vegetali (frutta, verdura, cereali, legumi, ortaggi).

    La perdita di questi “germi buoni” è dovuta all’alimentazione iper-proteica, ricca di aminoacidi essenziali (tutti e 9), della vitamina B12, e del glucosio (zucchero semplice) liberamente disponibili
    nel tubo intestinale.

    Il Glucosio e la presenza di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali sono la fonte necessaria per lo sviluppo della flora batterica “cattiva”, cioè quella della putrefazione.


    L’intestino umano ha un volume di circa 6 litri e una superficie enorme di circa 400-600 metri quadrati. Dalla gola fino all’ano sono pertanto disseminate ben 150 stazioni linfonodali, importantissimi presidi di Linfociti (globuli bianchi) che mantengono le difese immunitarie a ridosso di questa che può essere senz’altro considerata l’area più pericolosa e più critica del corpo: il lume intestinale, ricchissimo di germi “buoni” e “cattivi”.

    I due polmoni hanno infatti una superficie totale molto più limitata: appena 80 metri quadrati; la pelle, in un soggetto adulto, non supera i 2 metri quadrati di superficie….
    Su quest’immensa superficie intestinale si gioca quindi la differenza fra uno stato di salute e uno stato di malattia.

    La massa fecale, in un soggetto vegetariano, è costituita al 20-40% da germi “buoni” (entero-batteri, o germi simbiotici o saprofiti).
    Questi germi sono comunque presenti in tutti i soggetti nella parte alta dell’intestino (parte iniziale e media dell’intestino tenue: duodeno e digiuno).

    Essi appartengono ad oltre 400 specie, tra i più importanti si evidenziano: Bifidobacterium bifidum, Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus bulgaricus, Lactobacillus lactis, Lactobacillus rhamnosus; 130 altri: Edwardsiella, Citrobacter, Providencia, Arizona, Escherichia coli, Enterobacter, Serratia, Klebsiella, Pseudomonas, Shigella, Vibrio, Proteus, etc…

    Anche alcune sottospecie di questi germi sono comunque patogene (Vibrio colerae, Shigella dissenteriae, Pseudomonas aeruginosa).

    In ogni caso, sono tutti germi aerobi, cioè hanno tutti bisogno di Ossigeno per vivere. Essi sono gli artefici di quella SIM-BIOSI tra corpo umano e germi stessi che consente un buon equilibrio nutrizionale di assimilazione delle vitamine da parte dell’uomo in cambio di un habitat ideale alla proliferazione dei questi medesimi.

    Questi batteri non sono danneggiati dall’alimentazione vegetariana, pur essendo la frutta, la verdura, gli ortaggi, le spezie ricchissimi di sostanze germicide, fungicide e parassicide (es.: Allicina, contenuta in Allium species). Viceversa, questi germi aiutano enormemente il fisico a digerire e quindi ad assimilare le migliaia di vitamine naturali contenute nei cibi vegetariani.

    La massa fecale, nella parte iniziale dell’intestino, conterrà circa 1 milione di questi germi per 1 grammo di massa di escrementi. Via via che la massa fecale scende nel tubo intestinale aumenta la sua percentuale di germi simbiotici o saprofiti (germi “buoni”), raggiungendo anche il valore di 10 milioni di germi per 1 grammo di feci.
    Nella parte bassa dell’intestino (Colon) cominciano però a formarsi colonie di germi completamente diversi da quelli “buoni”: sono i germi della putrefazione, capaci di sopravvivere anche in assenza di ossigeno: Bacteroides, Pepto-streptococchi, etc…

    La quantità di questi germi presenti nelle masse fecali aumenta a dismisura, raggiungendo valori compresi fra 1 miliardo e 100 miliardi di germi “cattivi” per grammo di massa fecale.
    Questi germi “cattivi” dovrebbero esistere solo nella parte finale dell’intestino, ma purtroppo non è così: un’alimentazione sbagliata tende infatti a far sì che questi germi “risalgano” l’intestino, raggiungendo zone dove non dovrebbero proliferare, come ad esempio l’Helicobacter pylorii che nello stomaco è poi causa di gastrite e di ulcera gastrica, rigonfiamento gassoso dello stomaco (con possibile effetto di “spina irritativa” al cuore).

    La proliferazione abnorme di questi germi “cattivi” avviene quando trovano nutrimento in un’alimentazione iper-proteica e ricca di glucosio.
    Ma anche il latte, il formaggio e altri suoi derivati hanno la loro grave responsabilità: la Caseina, contenuta nel latte e nei suoi derivati, aiuta enormemente a ridurre le quantità di ossigeno presenti nel tubo intestinale, grazie alla sua capacità di “incollare” le pareti intestinali fra loro (riducendo enormemente, inoltre, il volume intestinale disponibile per l’assimilazione delle vitamine naturali stesse).

    L’importanza di questi germi “cattivi”, come causa di patologie successive, è data dal fatto che essi rubano spazio e terreno ai germi “buoni”, cioè ai simbiotici o saprofiti.

    L’organismo umano perde così, a questo punto, la possibilità di assimilare le preziose vitamine naturali.

    La presenza dei germi della putrefazione apre poi la strada ai funghi (candide), le quali a loro volta apriranno la strada ai parassiti (vermi) intestinali.

    La presenza dei parassiti (vermi) intestinali è un fenomeno molto diffuso nella popolazione italiana attuale, benché notevolmente sottostimata. Un valore ematico facilmente ottenibile è quello della percentuale di EOSINOFILI presenti nell’ ”Ematocrito con formula”.

    Intolleranze alimentari, allergie (asma compreso) e gran parte delle malattie auto-immuni (o forse tutte) hanno, o avrebbero, come unica causa (ezio-patogenesi) la presenza di parassiti (vermi) nell’intestino.

    Nell’ASMA, nelle malattie allergiche, nelle intolleranze alimentari sono presenti percentuali di EOSINOFILI superiori al 2% (valore limite che non si dovrebbe superare);
    Nelle allergie sono presenti le IgE; quest’ultime sono viceversa assenti nelle intolleranze alimentari.“
    www.miglioriamoci.net/disbiosi/
  12. .
    Una lettrice mi ha segnalato questo articolo, si tratta di un articolo in cui si demolisce completamente il cibo biologico, evidenziandone i limiti e giungendo alla conclusione che è molto meglio scegliere il cibo proveniente dall’agricoltura moderna, in quanto più economico e, in fin dei conti più sano…

    Per molte persone potrà sembrare un articolo convincente, scientificamente esatto e attendibile.

    Questo è il bello (e il brutto) di vivere nell’era dell’informazione, per ogni argomento esiste una versione e il suo esatto contrario: come possiamo capire dove sta la verità?

    A mio parere l’unico modo per farlo è impegnarsi il più possibile in modo da vedere ogni argomento da un punto di vista più elevato, collegando diverse cose apparentemente scollegate tra loro…

    Detto questo, ecco il mio punto di vista sull’articolo citato, premetto che, come prevedibile, la mia tesi è opposta a quella esposta nell’articolo: io non pretendo di avere ragione, solo tu puoi scegliere cosa, dal tuo punto di vista, è più giusto o più sbagliato.

    Ecco perché non sono d’accordo con la tesi esposta in questo articolo:

    Si dice che i vegetali contengono naturalmente decine di pesticidi e si giunge alla conclusione che aggiungercene altri 4 o 5 non sia un problema…

    Il problema c’è eccome invece! Innanzitutto comunque la pianta così come è, senza intervento dell’uomo, contiene meno pesticidi e quindi è comunque migliore al di là di qualsiasi altro ragionamento: meglio prendere 10 martellate su un dito o 15?

    Poi in secondo luogo è bene sottolineare ciò che dice in poche righe anche l’articolo, i pesticidi contenuti naturalmente all’interno delle piante sono legati a migliaia di altre sostanze chimiche, costituiscono un blocco unico che fa sì che gli effetti che potrebbe avere la singola molecola sul nostro organismo siano molto diversi rispetto a una situazione in cui questa molecola fosse inserita singolarmente; tutto è in perfetto equilibrio.


    I pesticidi invece che spruzziamo noi uomini, si aggiungono a questo blocco unico ma non si legano in modo così equilibrato e perfetto come succede in natura. Questo fa sì che una volta entrati nel nostro organismo siano liberi di agire come molecole singole, con tutti i danni del caso…

    C’è molto differenza tra un cibo realmente biologico e uno pieno di pesticidi artificiali…pesticidi verdura frutta

    Tra l’altro poi molti pesticidi naturali contenuti nella frutta sono antimicotici e questo tipo di azione continua anche all’interno del nostro corpo, aiutandoci così a combattere l’insorgere di funghi che , secondo alcuni, sarebbero alla base dello sviluppo del cancro…

    Poi l’articolo cita le monorafie dell’IARC o CIRC, evidenziando che nessuno dei nuovi pesticidi è classificato in classe 1 ( sicuramente cancerogeno per l’uomo) ma queste monografie ( di cui puoi leggere un poco qui www.miglioriamoci.net/sostanze-cancerogene/) sono molto limitate, per poter inserire un prodotto in classe 1 è necessario essere sicuri al 100% della sua pericolosità e, attualmente, non esistono studi così affidabili
    ( gli studi sulle cavie non sono considerati attendibili in quanto il metabolismo delle cavie è diverso da quello umano. Gli studi epidemiologici non sono considerati attendibili in quanto si basano su interviste fatte a diverse persone che potrebbero enfatizzare troppo un aspetto piuttosto che un altro in quanto scossi emotivamente magari a causa dello sviluppo di una malattia… Naturalmente le diverse multinazionali portano questi argomenti in difesa dei loro prodotti e se ne dimenticano non appena il primo studio, dello stesso genere, appoggia il loro prodotto…)
    solo dopo molti anni dalla immissione in commercio del prodotto e molte persone intossicate, con la vita rovinata, si può iniziare a ritenere attendibile uno studio epidemiologico. In pratica, prima di venire classificati in classe 1 i prodotti devono essere testati sulle persone per alcune decine di anni…

    il veleno nel piatto

    In merito suggerisco l’ottimo libro “Il veleno nel piatto” di Marie Monique Robin





    Infine l’articolo parla di ricerche che avrebbero evidenziato l’assenza di pesticidi artificiali nelle verdure “normali” che troviamo al supermercato…
    Beh, il rapporto “Pesticidi nel piatto 2012″ non è così rassicurante : http://www.legambiente.it/contenuti/comuni...residuo-e-i-suo e tra l’altro si basa sui campioni raccolti da ARPA USl e uffici regionali che non è detto che siano del tutto trasparenti…

    Quindi la mia conclusione è questa: sempre meglio preferire il biologico, quello vero!

    Per biologico vero intendo quel biologico prodotto da agricoltori che ci credono e si applicano ogni giorno per fare meglio.
    Purtroppo non è così facile da trovare e, ognuno deve cercare nella propria città e nelle campagne vicine.
    Esistono anche numerose associazioni locali a cui fare riferimento per trovare un produttore davvero biologico…
    www.miglioriamoci.net/biologico-vs-moderno/
  13. .
    La maggioranza delle persone, quando ha mal di testa, ricorre all’uso di un farmaco.

    Uno dei farmaci più utilizzati è l’Ibuprofene ( Il principio attivo contenuto, per intenderci nel Moment)

    Le persone lo assumono come se fosse una caramella, pochissimi leggono il bugiardino ( il foglietto illustrativo) e moltissimi, di conseguenza, lo assumono in modo improprio e pericoloso.

    Premetto che dal mio punto di vista questo tipo di farmaci non si dovrebbero mai assumere.

    Questo articolo però è per coloro che lo assumono:
    SE SEI FRA COLORO CHE ASSUMONO QUESTO TIPO DI FARMACO LEGGI BENE QUI:



    Ibuprofene (Moment): Leggi questo prima di assumerlo!



    Se assumi Ibuprofene non assumere mai, lo stesso giorno, anche Aspirina, Aulin (Nimesulide), Oki, Brufen etc.

    Se soffrri di: artriti, asma, epatiti, lupus erythematosus, ulcere, e assumi farmaci per questi problemi, molto probabilmente assumi corticosteroidi. In questo caso assumere Ibuprofene aumenta il rischio di ulcerazione o emorragia gastrica

    Hai problemi di fertilità? Prova a smettere di assumere questo farmaco!

    Se intendi iniziare una gravidanza assumere Ibuprofene è altamente sconsigliato

    Ma non finisce qui, l’Ibuprofene potrebbe avere alcuni effetti collaterali che, in genere, le persone non prendono in considerazione:


    Assumere Ibuprofene aumenta il rischio di attacco cardiaco e di ictus, sopratutto se soffri di pressione alta, diabete, colesterolo elevato o se sei fumatore

    Riporto fedelmente dal bugiardino:
    Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sintomi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali, sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione, che possono essere fatali. (Chiediti se ne vale la pena…)

    Soffri di ritenzione idrica? L’Ibuprofene la provoca!

    Il bugiardino dice testualmente: “Come tutti i medicinali, Moment può causare effetti indesiderati, sebbene non tutte le persone li manifestino.”

    Nota che non dice che in rari casi ci potrebbero essere effetti collaterali, dice che non tutte le persone li manifestano, ma lascia intendere che sono piuttosto frequenti…
    Vorrei anche che notasti la frase “Come tutti i medicinali” ricordatelo sempre quando assumi un medicinale e chiediti: “Ne vale la pena?”


    Il bugiardino poi continua così:

    Effetti cutanei

    Talvolta si possono verificare eruzioni cutanee su base allergica (eritemi, prurito, orticaria). Reazioni bollose includenti Sindrome di Stevens-Johnson e Necrolisi Tossica Epidermica (molto raramente).



    Effetti gastrointestinali

    Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale.

    Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, in particolare negli anziani.

    Dopo somministrazione di Moment sono stati riportati:
    senso di peso allo stomaco, nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, melena (Emissione di feci fetide e untuose e caratterizzate da un colore particolarmente scuro tanto da essere spesso definite come feci picee),

    ematemesi (Emissione, con il vomito, di sangue fresco di color rosso, o di sangue che ha subito l’azione digestiva dei succhi gastrici, diventando di colore nerastro.),

    stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (è una malattia infiammatoria cronica dell’intestinoche può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano, provocando una vasta gamma di sintomi. Essa causa principalmente dolori addominali, diarrea, vomito o perdita di peso, ma può anche causare complicazioni in altri organi e apparati, come eruzioni cutanee, artriti, infiammazione degli occhi, stanchezza e mancanza di concentrazione).

    Meno frequentemente sono state osservate gastriti.


    Vorrei farti notare le parole “Meno frequentemente” significa che quanto esposto sopra si verifica piuttosto frequentemente…

    Ora ti suggerisco, la prossima volta che assumerai questo tipo di farmaco, di annotare su un foglio come stai durante il giorno stesso e il giorno dopo…
    Potresti stupirti nel notare che in effetti anche tu manifesti alcuni dei sintomi sopra riportati.

    Se sei fortunato saranno sintomi lievi, altrimenti, come hai visto si può arrivare a sintomi molto gravi, fino addirittura alla morte!

    Ora chiediti, ne vale la pena?

    Se vuoi qui puoi leggere il bugiardino completo



    La soluzione non è acquistare una scatola più grande di compresse ma lavorare per risolvere alla base, modificando la propria alimentazione e depurando il proprio corpo come prima cosa.

    Ti suggerisco di approfondire meglio l’argomento leggendo questi articoli:

    I veri effetti collaterali dei medicinali

    Farmaci: sei sicuro di non abusarne?

    Farmaci: un esame di coscienza…

    L’invenzione delle malattie!
    www.miglioriamoci.net/ibuprofene-moment/
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    Molte persone rimangono colpite dalla mole di informazione riguardanti l’alimentazione, cambiare le proprie abitudini a favore di una alimentazione più sana gli appare troppo complesso, difficile da attuare, troppe cose da considerare…

    Per questi motivi molti decidono di non effettuare nessun cambiamento.

    Cambiare tutto in modo drastico non è semplice e spesso non è nemmeno la scelta migliore. Spesso dopo poche settimane si ritorna alle vecchie abitudini.

    Quindi come fare?


    Ecco qui i 10 primi passi che tutti possono provare a seguire per iniziare a mangiare più sano rendendo il cambio di abitudini il più indolore possibile



    Sostituisci durante la settimana un piatto di pasta con un piatto di riso (meglio se integrale)

    Elimina il dado, sostituiscilo con qualche spezia in più, oppure preparane uno in casa seguendo questa ricetta

    Se non mangi verdura inizia a mangiarne una porzione (scegli verdura biologica). Se già la mangi prova a mangiarla prima del primo piatto (in questo modo la digestione sarà molto più agevolata)

    Sostituisci la pasta che consumi solitamente con pasta integrale di farro

    Sostituisci durante la settimana un piatto di carne con un piatto a base di legumi

    Al posto del sugo di pomodoro o del ragù, una volta a settimana inserisci un sugo vegetale (puoi leggere come farlo in modo semplice e gustoso in questo articolo www.miglioriamoci.net/dieci-alimenti-che-puoi-mangiare/ al punto 8)

    Sostituisci il formaggio di mucca con formaggio di pecora o di capra

    Acquista dei semi di lino, semi di girasole, semi di zucca, semi di canapa e, quando prepari l’insalata, mettine qualche cucchiaino

    Di tanto in tanto prova a sostituire un piatto di pasta con un piatto a base di farro o di segale, o di orzo o di miglio ( Nel mio programma completo “L’inganno nel cibo” trovi tutte le ricette di cui hai bisogno ;-) )

    Abbassa il numero di caffè che consumi durante il giorno sostituendoli eventualmente con del caffè d’orzo, del yannoh, o una tisana di tuo gusto ( leggi sempre l’etichetta, spesso quelle in bustine sono realizzate con l’aggiunta di aromi…)

    L’elenco potrebbe essere ancora molto lungo, ma anche solo introducendo questi piccoli cambiamenti il tuo corpo ne gioverà!

    Quando questi cambiamenti saranno diventati per te la normalità allora potrai procedere a introdurre nuovi elementi ed eliminarne altri :-) (trovi ulteriori informazioni nel mio corso gratuito )



    Se ci pensi è tutto molto più semplice di quello che sembra, si tratta solo di decidere di volerlo fare.
    Cambiare la tua alimentazione è tra le cose migliori che puoi fare per la tua salute presente e futura, credo ne valga la pena di cambiare qualche abitudine anche se all’inizio potrebbe costarti qualche minuto in più:
    www.miglioriamoci.net/mangiare-sano-in-10-passi/
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    Spesso parliamo di Multinazionali, di come hanno acquisito il potere di controllare la nostra alimentazione, i nostri farmaci, la nostra vita, in nome del profitto.

    Non tutti però sono convinti che le multinazionali siano così nefaste…

    Credo che questo video possa essere utile per toccare da vicino il pensiero di una multinazionale.

    Si tratta di una intervista a Peter Brabeck presidente della Nestlè.
    Potrete facilmente notare un modo di vedere le cose molto diverso dal modo di vedere le cose della gente comune…

    (l’intervista inizia al minuto 2:00)



    Da sottolineare questi passaggi:


    3:14 “L’uomo ormai è capace di gestire gli equilibri naturali” Questa suona proprio di onnipotenza, meglio non commentare

    3:38 “Dopo 15 anni di consumazione di alimenti geneticamente modificati nessuna malattia è apparsa negli usa fino ad ora. Ma in Europa noi ci preoccupiamo di quello che potrebbe succedere…” Chissà perchè non si tiene mai conto dell’aumento del numero di casi di malattie già conosciute ( per esempio il cancro) proprio negli ultimi 20 anni…

    4:57 “..In altre parole tutti gli esseri umani devono avere accesso all’acqua: questa è una soluzione estremaa!” La cosa più normale in una civiltà davvero evoluta è l’accesso garantito per tutti ai beni vitali…

    5:04 “…L’acqua è un prodotto alimentare e come tutti i prodotti alimentari ha un valore di mercato…” D’altra parte chi sta parlando è il presidente della più grande compagnia di commercio di acqua minerali…

    5:53 “Sinceramente io credo che la responsabilità primaria di un capo di azienda sia di assicurare e preservare un avvenire redditizio e di successo alla propria azienda” Non certo quindi la salute di coloro che consumeranno i prodotti…

    7:21 “Bisogna creare una immagine positiva del mondo..” Vedi pubblicità del Mulino bianco per fare un esempio…

    7:30 “Non siamo mai stati così in salute” Purtroppo anche questa ultima frase rispecchia un punto di vista distorto, le statistiche sottolineano un aumento della aspettativa di vita ma un peggioramento della qualità della vita, si vive di più ma più malati. Esattamente la condizione ideale per un avvenire redditizio delle diverse multinazionali farmaceutiche…
    www.miglioriamoci.net/punto-di-vista-multinazionale/
3941 replies since 16/1/2011
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