Le cause dei disturbi psichici

biologica, psicologica, sociologica

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  1. isaefrenk
     
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    Le cause dei disturbi psichici

    E' un problema che ha sempre suscitato forti dibattiti nell' ambito delle diverse correnti di pensiero psicologico e psichiatrico. Storicamente, a seconda dell' orientamento teorico, si è fatta prevalere una determinata spiegazione che, da sola, non è mai riuscita a cogliere le cause stesse nella loro totalità. La concezione biologica tende a vedere i disturbi psichici come causati dall' alterazione o dal deficit di processi biochimici, da correggere con i farmaci; quella psicoterapica ritiene che all' origine vi siano processi intrapsichici conflittuali o distorti, da interpretare e correggere; infine, quella prevalentemente sociologica considera i disturbi psichici dovuti a squilibri e degenerazioni dei sistemi sociali e famigliari, su cui si deve intervenire. Negli ultimi tempi, tuttavia, sta finalmente prevalendo una visione multifattoriale, secondo la quale vanno prese in considerazione tutte le ipotesi (biologica, psicologica, sociologica), che devono essere integrate in modo coerente ed applicate ad ogni singolo caso, per agire di conseguenza nel modo più appropriato


     
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  2. Jaspar
     
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    Complimenti per il forum.

    Se l'ipotesi biologica fosse vera allora per curare i disturbi psicologici basterebbero sostanze chimiche appropriate. L'esperienza empirica non dice questo.

    Se fosse vera l'ipotesi sociale allora basterebbe inserire i soggetti in apposite comunità, per ridare loro la serenità
    L'esperienza empirica non dice questo.

    Rimane solo l'ipotesi psicologica, quella che dice che siamo per il 30% mente consciente e per il restante mente irrazionale, quindi inconsci, quindi pesantemente condizionati da quest'ultimo.

    Il sottoscritto è stato un appassionato di psicologia, esoterismo & C. ed ha indagato per diversi anni.
    Esaminando le cose con mente curiosa ma informata e obiettiva si possono "scoprire" un sacco di cose interessanti.
    Ben poche, però, che non siano già state indagate e scoperte.

    Un saluto.
    :)

     
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  3. isaefrenk
     
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    ciao e benvenuto tra noi
    personalmente crediamo che l'inconscio esiste relativamente, poichè tutto è riscopribile, e con un tragitto di introspezione si può arrivare molto avanti nella ricerca di sè, poichè oltre la mente c'è la coscienza, che è in grado di vedere i movimenti della mente
     
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  4. Jaspar
     
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    CITAZIONE
    e con un tragitto di introspezione si può arrivare molto avanti nella ricerca di sè, poichè oltre la mente c'è la coscienza, che è in grado di vedere i movimenti della mente

    E quello che viene chiamato "gnosticismo", ovvero la via per la gnosi.
    In oriente è il filo che lega quasi tutte le filosofie tradizionali, prima tra tutte il taoismo . [*] in occidente è stata la filosofia originaria di massoneria & C. prima che si corrompessero.
    L'inconscio è una vera e propria seconda mente che sta al di sotto della coscienza.

    [*] Di quello che sempre "non è" ora vedremo i portenti -così inizia il Tao Te Ching.

    C'è qualche differenza, ma in linea di massima era quello il principio sia in oriente che occidente .
    In oriente si puntava a legare anche il corpo alla mente cosciente, oltrechè la sola mente inconscia, così come si preferiva nello gnosticismo occidentale..

    Tutto ciò è molto interessante a livello teorico e permette di capire molto del mondo umano che ci circonda, ma il rischio è di perdere la strada e di inerpicarsi in un ginepraio, e di nn distinguere più il vero dal falso.
    Molti cosiddetti esperti di meditazione Zen, giusto per dirne una, a mio personale avviso non solo la strada l'hanno persa, ma non l'hanno mai trovata.
    E fanno pure i maestri di Zen.
    Pazzesco. Però è così. Ne conosco uno (una).


     
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  5. Jaspar
     
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    Le nevrosi.
    Tecnicamente una nevrosi è un impulso irrazionale che spinge verso un comportamento illogico.
    Una definizione simile la si può dare per le psicosi, ma esiste una diffrenza fondamentale. nelle nevrosi il soggetto è conscio della irrazionalità del suo impulso, nonostante questo non riesce a controllarlo.

    Esempio di (piccole) nevrosi sono la paura di entrare in ascensore, la paura di volare, il mangiarsi le unghie, la paura del buio, eccetera.
    Il soggetto è consapevole dell'irrazionalità dell'impuslo, ma pur con un notevole sforzo non riesce a governarlo.

    Nelle psicosi il soggetto si mangia le ughie, si picchia sulla fronte, ha puara del buoi, ma allo stesso tempo ha perso il contatto con la realtà e non è consapevole dell'irrazionalità dei suoi impulsi.

    Lasciamo perdere le psicosi che esulano dal ns discorso.

    Nella nevrosi, se il soggetto scava nel suo incosncio e scopre la causa delle sue paure o dei suoi impulsi, la nevrosi stessa cessa i suoi effetti e il soggetto diventa in grado di controllare agevolmente i suoi impulsi. In altre parole la nevrosi è guarita.

    Il punto sta nel riuscire a scavare nelle cause. Il problema è che quello scavare procura forte -a volte fortissimo- disagio e sofferenza. Il soggetto a volte trova preferibile mantenere il suo "vizio" piuttosto che affrontare quella sofferenza.

    E' il punto debole della tecnica chiamata "analisi per libera associazione di idee" inventata da Freud, il soggetto gira in eterno intorno al problema e non arriva mai al punto.
    Per questo tale tecnica oggi è in disuso.

    Ciò non toglie che il principio di fondo è corretto, il difetto sta nella procedura.

    Tutto questo per tentare di spiegare il mio punto di vista su conscio e inconscio.

    Ciao
     
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  6. anele1964
     
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    Ciò non toglie che il principio di fondo è corretto, il difetto sta nella procedura.


    Non potevi esprimere cosa migliore!!

    :bravo126ta8.gif:

    Ciao Jaspar COMPLIMENTI per il tuo pensiero(GNOSI A PARTE-Ne riparleremo se ti và!!!)

    MENTE REATTIVA/MENTE ANALITICA


    Ti dice qualcosa??
    Io sono una grande sostenitrice di detto pensiero, le cause sono inconscie e solo pochi riescono a capirle, è il cammino per cui siamo qui, capire dagli errori propri o altrui(GENITORI) nonchè(VITE PRECEDENTI) come dobbiamo modificare per diventare persone CHIARE, in cui non esistono traumi!!
    Primo grande TRAUMA per la psiche è la Nascita!!(CHIARAMENTE PER TUTTI)
    Sono felice di fare la tua conoscenza, spero sia la stessa cosa per te , leggi un pò di anele1964 così se ti garbo continuamo a comunicare, caso contrario ti voglio bene lo stesso!!!!!!!!!


    :116fg2.gif: :61311142pr1.gif: Ciao anele1964 Grazie di esistere! :ku28bf3.gif:

    Edited by anele1964 - 8/3/2009, 14:37
     
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  7. isaefrenk
     
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    CITAZIONE (Jaspar @ 8/3/2009, 13:17)
    Le nevrosi.
    Tecnicamente una nevrosi è un impulso irrazionale che spinge verso un comportamento illogico.
    Una definizione simile la si può dare per le psicosi, ma esiste una diffrenza fondamentale. nelle nevrosi il soggetto è conscio della irrazionalità del suo impulso, nonostante questo non riesce a controllarlo.

    Esempio di (piccole) nevrosi sono la paura di entrare in ascensore, la paura di volare, il mangiarsi le unghie, la paura del buio, eccetera.
    Il soggetto è consapevole dell'irrazionalità dell'impuslo, ma pur con un notevole sforzo non riesce a governarlo.

    Nelle psicosi il soggetto si mangia le ughie, si picchia sulla fronte, ha puara del buoi, ma allo stesso tempo ha perso il contatto con la realtà e non è consapevole dell'irrazionalità dei suoi impulsi.

    Lasciamo perdere le psicosi che esulano dal ns discorso.

    Nella nevrosi, se il soggetto scava nel suo incosncio e scopre la causa delle sue paure o dei suoi impulsi, la nevrosi stessa cessa i suoi effetti e il soggetto diventa in grado di controllare agevolmente i suoi impulsi. In altre parole la nevrosi è guarita.

    Il punto sta nel riuscire a scavare nelle cause. Il problema è che quello scavare procura forte -a volte fortissimo- disagio e sofferenza. Il soggetto a volte trova preferibile mantenere il suo "vizio" piuttosto che affrontare quella sofferenza.

    E' il punto debole della tecnica chiamata "analisi per libera associazione di idee" inventata da Freud, il soggetto gira in eterno intorno al problema e non arriva mai al punto.
    Per questo tale tecnica oggi è in disuso.

    Ciò non toglie che il principio di fondo è corretto, il difetto sta nella procedura.

    Tutto questo per tentare di spiegare il mio punto di vista su conscio e inconscio.

    Ciao

    l'inconscio per noi è nel presente, ora ti descriviamo cosa sia per noi il presente e in esso è collocato l'inconscio.
    quando si legge un libro, si sfoglia le pagine e si legge riga per riga, ma nel libro c'è tutta la storia nell'eterno presente, tutto è li e non è nascosto.
    certo che ci si arriva quando sei nella pagina che interessa quel problema, ma questo non toglie che sia nascosto.
    più preciso è dire , non all'attenzione della consapevolezza, ma della coscienza ove vi è tutto.

    Edited by isaefrenk - 8/3/2009, 16:30
     
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  8. isaefrenk
     
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    PS di maestri in terra non ce ne sono
     
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  9. Jaspar
     
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    CITAZIONE (anele1964 @ 8/3/2009, 14:20)
    Ciò non toglie che il principio di fondo è corretto, il difetto sta nella procedura.


    Non potevi esprimere cosa migliore!!

    :bravo126ta8.gif:

    Grazie per i complimenti e per il benvenuto.

    Per il resto, non vorrei deludere nessuno, ma credo poco alla teoria della reincarnazione e delle vite precedenti, ritengo che non vi siano elementi ragionevolmente validi a sostegno.

    Poi mi fa molto piacere confrontare il mio pensiero con te, e grazie a te di esistere.
    Un salutone!

    :)





    CITAZIONE (isaefrenk @ 8/3/2009, 16:11)
    l'inconscio per noi è nel presente, ora ti descriviamo cosa sia per noi il presente e in esso è collocato l'inconscio.
    quando si legge un libro, si sfoglia le pagine e si legge riga per riga, ma nel libro c'è tutta la storia nell'eterno presente, tutto è li e non è nascosto.
    certo che ci si arriva quando sei nella pagina che interessa quel problema, ma questo non toglie che sia nascosto.
    più preciso è dire , non all'attenzione della consapevolezza, ma della coscienza ove vi è tutto.

    Sorry, non mi è ben chiaro quel che intendi, l'inconscio è per sua natura nascosto, nel momento in cui una sua parte sale alla coscienza (o consapevolezza, per me pari sono) non è che quella sua parte non esista più, ma cessa di esercitare determinati effetti e prende ad esercitarne altri.
    Dall'interazione tra conscio ed inconscio e da una efficace comunicazione nascono quelli che vengono chiamati stati "diversi" di coscienza, tipo quelli degli yogi (praticanti yoga), di chi pratica MT, eccetera.
    Schematicamente immagino l'inconscio come un enorme contenitore che contiene il passato, dall'interazione con la coscienza si verifica il presente e si creano premesse per il futuro.
    Discorso complicato, comunque.

    Ps.
    d'accordissimo che non esistano maestri in terra, siamo qui tutti per imparare continuamente.
     
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  10. isaefrenk
     
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    la consapevolezza è il mezzo che la coscienza usa per dare e ricevere informazioni.
    questo non è ancora scoperto dalla scienza.
    è la coscienza che evolve.
    parliamo di questo e cerchiamo di camprenderci, altrimenti si continua a dire ilproprio punto di vista senza mettersi in discsussione e quindi confrontarsi.
    che ne dici?
     
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  11. Jaspar
     
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    CITAZIONE
    parliamo di questo e cerchiamo di camprenderci, altrimenti si continua a dire ilproprio punto di vista senza mettersi in discsussione e quindi confrontarsi.
    che ne dici?

    Assolutamente d'accordo.
    A me poi piace moltissimo questa frase:
    Quando si afferma di aver tratto una determinata “conclusione”, si afferma implicitamente che chiunque parta dalle stesse premesse deve arrivare alla stessa conclusione, sempre che non abbia commesso un errore di logica.


    CITAZIONE
    la consapevolezza è il mezzo che la coscienza usa per dare e ricevere informazioni.
    questo non è ancora scoperto dalla scienza.
    è la coscienza che evolve.

    Il quesito che proponi non mi sembra semplice, e in effetti non sono certo di aver compreso bene quello che intendi.
    Per come lo capisco io, però, il concetto mi pare condivisibile.
    Ogni qualvolta la coscienza acquista una nuova consapevolezza, la coscienza stessa si evolve.
    Questo lo condivido.

    Secondo me però ogni volta che si acquista consapevolezza si evolve tutto l'essere, nel complesso.

    Però:
    CITAZIONE
    la consapevolezza è il mezzo che la coscienza usa per dare e ricevere informazioni.

    Dare o ricevere informazioni a chi o a cosa?

    CITAZIONE
    questo non è ancora scoperto dalla scienza.

    Perchè dici che non è ancora scoperto?


     
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  12. isaefrenk
     
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    CITAZIONE (Jaspar @ 8/3/2009, 22:00)
    CITAZIONE
    parliamo di questo e cerchiamo di camprenderci, altrimenti si continua a dire ilproprio punto di vista senza mettersi in discsussione e quindi confrontarsi.
    che ne dici?

    Assolutamente d'accordo.
    A me poi piace moltissimo questa frase:
    Quando si afferma di aver tratto una determinata “conclusione”, si afferma implicitamente che chiunque parta dalle stesse premesse deve arrivare alla stessa conclusione, sempre che non abbia commesso un errore di logica.


    CITAZIONE
    la consapevolezza è il mezzo che la coscienza usa per dare e ricevere informazioni.
    questo non è ancora scoperto dalla scienza.
    è la coscienza che evolve.

    Il quesito che proponi non mi sembra semplice, e in effetti non sono certo di aver compreso bene quello che intendi.
    Per come lo capisco io, però, il concetto mi pare condivisibile.
    Ogni qualvolta la coscienza acquista una nuova consapevolezza, la coscienza stessa si evolve.
    Questo lo condivido.

    Secondo me però ogni volta che si acquista consapevolezza si evolve tutto l'essere, nel complesso.

    Però:
    CITAZIONE
    la consapevolezza è il mezzo che la coscienza usa per dare e ricevere informazioni.

    Dare o ricevere informazioni a chi o a cosa?

    CITAZIONE
    questo non è ancora scoperto dalla scienza.

    Perchè dici che non è ancora scoperto?

    la consapevolezza esercita la sua funzione nei vari piani di esistenza sotto stanti al piano delle coscienza ove esiste già la successione logica dei sentire e cioè contiene tutte le risposte che ci servono per conoscere noi stessi, poichè è sostenuto e formato da queste leggi.
    quindi è un riscoprire
    il succo dlla vita è proprio il compremdere e il comprendersi

    dico che non è ancora scoperto dalla scienza , perchè molte cose rarebbero risolte.
    come dici tu la scienza dice che la consapevolezza e la coscienza sono la stessa cosa
     
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  13. Jaspar
     
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    CITAZIONE
    come dici tu la scienza dice che la consapevolezza e la coscienza sono la stessa cosa

    Si, tecnicamente dovrebbe essere così. Però, da un punto di vista più prettamente spirituale, le cose potrebbero stare diversamente.
    Se capisco bene tu dici che la comprensione spesso si esplica al meglio ad un livello che sta al di sotto della coscienza, e su questo sono d'accordo. Bel concetto.

    Peraltro mi sembra di avvertire qualcosa di simile sul vostro forum.
     
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  14. isaefrenk
     
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    CITAZIONE (Jaspar @ 8/3/2009, 23:02)
    CITAZIONE
    come dici tu la scienza dice che la consapevolezza e la coscienza sono la stessa cosa

    Si, tecnicamente dovrebbe essere così. Però, da un punto di vista più prettamente spirituale, le cose potrebbero stare diversamente.
    Se capisco bene tu dici che la comprensione spesso si esplica al meglio ad un livello che sta al di sotto della coscienza, e su questo sono d'accordo. Bel concetto.

    Peraltro mi sembra di avvertire qualcosa di simile sul vostro forum.

    nessuno e ripeto nessuno puo evolvere se non è passato dl piano fisico
     
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  15. Jaspar
     
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    CITAZIONE
    nessuno e ripeto nessuno puo evolvere se non è passato dl piano fisico

    Idea tua rispettabilissima, su cui però non mi trovo d'accordo.
    Ognuno di noi può evolversi spiritualmente, pur mantenendo lo stesso piano fisico. Quel che evolve è appunto il piano spirituale, il che on può che servire, se fatto correttamente.
    L'uomo è fatto di materia e spirito, nutrire il corpo è come aggiungere legna su un fuoco che arde, nutrire lo spirito è come soffiare sul fuoco. Servirebbero entrambe le cose.
    Tu nutri il tuo spirito facendo cose che ti piacciono e che ti danno soddisfazione.
    Lo spirito lo si può nutrire in diversi modi.
    Ma come anche un vero e talentuoso artista non si può esprimere senza un minimo di "mestiere", così chi si vuole evolvere deve avere nozioni sul giusto percorso da compiere. Non è obbligatorio, poi, evolversi spiritualmente.
    :)
     
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15 replies since 28/2/2005, 00:00   319 views
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