Le cause dei disturbi psichici

biologica, psicologica, sociologica

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  1. isaefrenk
     
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    CITAZIONE (Jaspar @ 8/3/2009, 13:17)
    Le nevrosi.
    Tecnicamente una nevrosi è un impulso irrazionale che spinge verso un comportamento illogico.
    Una definizione simile la si può dare per le psicosi, ma esiste una diffrenza fondamentale. nelle nevrosi il soggetto è conscio della irrazionalità del suo impulso, nonostante questo non riesce a controllarlo.

    Esempio di (piccole) nevrosi sono la paura di entrare in ascensore, la paura di volare, il mangiarsi le unghie, la paura del buio, eccetera.
    Il soggetto è consapevole dell'irrazionalità dell'impuslo, ma pur con un notevole sforzo non riesce a governarlo.

    Nelle psicosi il soggetto si mangia le ughie, si picchia sulla fronte, ha puara del buoi, ma allo stesso tempo ha perso il contatto con la realtà e non è consapevole dell'irrazionalità dei suoi impulsi.

    Lasciamo perdere le psicosi che esulano dal ns discorso.

    Nella nevrosi, se il soggetto scava nel suo incosncio e scopre la causa delle sue paure o dei suoi impulsi, la nevrosi stessa cessa i suoi effetti e il soggetto diventa in grado di controllare agevolmente i suoi impulsi. In altre parole la nevrosi è guarita.

    Il punto sta nel riuscire a scavare nelle cause. Il problema è che quello scavare procura forte -a volte fortissimo- disagio e sofferenza. Il soggetto a volte trova preferibile mantenere il suo "vizio" piuttosto che affrontare quella sofferenza.

    E' il punto debole della tecnica chiamata "analisi per libera associazione di idee" inventata da Freud, il soggetto gira in eterno intorno al problema e non arriva mai al punto.
    Per questo tale tecnica oggi è in disuso.

    Ciò non toglie che il principio di fondo è corretto, il difetto sta nella procedura.

    Tutto questo per tentare di spiegare il mio punto di vista su conscio e inconscio.

    Ciao

    l'inconscio per noi è nel presente, ora ti descriviamo cosa sia per noi il presente e in esso è collocato l'inconscio.
    quando si legge un libro, si sfoglia le pagine e si legge riga per riga, ma nel libro c'è tutta la storia nell'eterno presente, tutto è li e non è nascosto.
    certo che ci si arriva quando sei nella pagina che interessa quel problema, ma questo non toglie che sia nascosto.
    più preciso è dire , non all'attenzione della consapevolezza, ma della coscienza ove vi è tutto.

    Edited by isaefrenk - 8/3/2009, 16:30
     
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15 replies since 28/2/2005, 00:00   319 views
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