KARMA

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  1. isaefrenk
     
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    Il karma è una legge - la legge appunto del karma - che vige su ogni piano di esistenza; per cui si incorre, si mette in moto questa legge in ogni piano di esistenza e quindi con ogni veicolo di attività umana: il veicolo fisico, il veicolo astrale e quello mentale. In altre parole, noi possiamo muovere dei karma seguendo indifferentemente le tre vie: la via mistica, la via della meditazione e della conoscenza, e la via appunto dell'azione diretta.
    Karma vuol dire, in ultima analisi, DONARE COMPRENSIONE; e ogni volta che l'individuo si muove su una qualunque delle tre vie, se agisce senza comprendere muove un karma. E questo perchè lo scopo che si prefigge il karma è quello di condurre l'individuo alla comprensione, secondo la giustizia e la misericordia di Dio: ma il vero senso è la misericordia perchè, a karma consumato, l'individuo ha compreso.
     
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  2. isaefrenk
     
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    Tre sono le strade che conducono alla comprensione: la via mistica, la via della conoscenza e la via dell'azione diretta.
    Quando si parla di karma, si pensa in genere alla via dell'azione diretta. Ma non è così. Il karma è una legge - la legge appunto del karma - che vige su ogni piano di esistenza; per cui si incorre, si mette in moto questa legge in ogni piano di esistenza e quindi con ogni veicolo di attività umana: il veicolo fisico, il veicolo astrale e quello mentale. In altre parole, noi possiamo muovere dei karma seguendo indifferentemente le tre vie: la via mistica, la via della meditazione e della conoscenza, e la via appunto dell'azione diretta.
    Karma vuol dire, in ultima analisi, DONARE COMPRENSIONE; e ogni volta che l'individuo si muove su una qualunque delle tre vie, se agisce senza comprendere muove un karma. E questo perchè lo scopo che si prefigge il karma è quello di condurre l'individuo alla comprensione, secondo la giustizia e la misericordia di Dio: ma il vero senso è la misericordia perchè, a karma consumato, l'individuo ha compreso.
    Il karma è congegnato in modo che se anche l'individuo fosse solo al mondo - ammesso che questo potesse accadere -, l'effetto ricadendo su di lui, solo al mondo ed isolato, ugualmente gli donerebbe comprensione. In altre parole, il karma è congegnato, è fatto in modo che, anche nelle condizioni più sfavorevoli, conduce ugualmente a comprendere.
    La condizione meno vantaggiosa di attuazione del karma corrisponde alla via dell'azione diretta. Cioè, un individuo, compiendo un'azione senza comprendere, muove un karma; la causa che dovrà ricadere su di lui per condurlo alla comprensione è tale, però, che egli può non partecipare a questa comprensione, cioè restare completamente passivo: ed ecco la condizione più sfavorevole del karma. Oppure egli può partecipare a questa comprensione con la mente, ed ecco la condizione meno sfavorevole, che potremmo paragonare alla via della conoscenza. Oppure può partecipare a questa comprensione mediante un acceso misticismo, che possiamo paragonare alla via mistica. Tutto dipende, in ultima analisi, dal temperamento dell'individuo.
    Anche quando debba subire un karma, l'individuo rimane quello che è, segue il suo temperamento. Se è un temperamento mistico, seguirà il suo misticismo e può darsi che, attraverso di esso, la sua comprensione sia facilitata. Dunque il karma conduce sempre alla comprensione, qualunque sia il temperamento dell'individuo sul quale ricade.
    Il karma però non è solo individuale, è anche collettivo; e con questo si ammette implicitamente la possibilità di aiutare gli altri come membri di una stessa collettività. Ciò significa che, se si ha compreso, si possono aiutare gli altri.
    Ad esempio: poichè il karma deve condurre alla comprensione, se vedete una creatura che soffre ed avete compreso quale è la ragione per la quale soffre, voi potete aiutarla a comprendere: ed ecco che il karma raggiunge il suo scopo.
    E le creature che sono più lontane come possiamo aiutarle?
    In questo modo: avete compreso la vera ragione del karma, cioè che esso deve condurre alla comprensione, ed allora, pensando che le creature devono bere fino all'ultimo calice il loro dolore, ecco che con buoni pensieri di serenità, di aiuto alla comprensione, cercate di facilitare la comprensione stessa.
    Quindi, se è vero che la legge del karma è congegnata ed impostata in modo che sia valida anche nelle condizioni più sfavorevoli, cioè che una creatura sia sola ed abbandonata, che quindi non possa essere aiutata da nessuno - ammesso che questo sia possibile -, è pur vero che esiste anche la legge dell'amore e dell'aiuto fraterno, e questa legge è altrettanto valida ed efficace quanto la legge del karma, senza che nè l'una nè l'altra, nel sussistere contemporaneamente, in qualche maniera si sminuiscono a vicenda.



    KARMA COLLETTIVO

    Quando il pensiero degli uomini si racchiude in schemi troppo rigidi e che non ammettono innovazioni, le società fondate su questo pensiero sono destinate a cadere. Da esse deve nascere una nuova società, che abbia una base di sapere non più racchiuso in schemi fissi, in modo che in essa possa ulteriormente fiorire il sapere e il conoscere senza che vi siano delle inibizioni, delle costrizioni, dei limiti imposti. Così succede come norma generale. Comunque, l’alternarsi delle razze sul pianeta terra è stabilito e fissato.
    Allora, un popolo invecchia; una razza, uno scaglione di anime si sclerotizza ed invecchia; ed ecco che ne cresce uno nuovo. Il nuovo si forma anche per un karma collettivo che deve essere scontato, consumato. Cioè si creano delle condizioni favorevoli affinché questo karma si consumi; meglio ancora, si crea un ambiente adatto acciocché in esso si consumino determinati karma collettivi.
     
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1 replies since 15/9/2008, 13:17   103 views
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