Perche' lo sbadiglio è contagioso?

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  1. isaefrenk
     
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    Una parte del cervello che svolge un ruolo importante nello scatenare lo sbadiglio è l'ipotalamo (nel quale sono custoditi anche i centri che sincronizzano il sonno e la veglia, la fame e la sete, la temperatura corporea). In particolare, alcuni neurotrasmettitori (tra cui la dopamina) e neuropeptidi hanno un ruolo importante nello stimolare questo comportamento. Sbadigliare è un'azione stereotipata e non ci sono differenze di sesso, di razza, di età nel modo in cui si sbadiglia: c'è una lunga inspirazione seguita da una breve espirazione durante la quale è molto difficile, quasi impossibile, evitare di aprire la bocca e fare uscire un po' d'aria. In tutto lo sbadiglio dura mediamente sei secondi. È l'empatia che non ci fa resistere a sbadigliare quando vediamo qualcuno farlo davanti a noi e il fenomeno coinvolge fino al 60% delle persone. Il psicologo Steven Platek della Drexel University a Philadelphia in Pennsylvania spiega che immedesimarsi nell'altro in maniera inconscia, quindi imitare chi abbiamo di fronte, è il risultato della capacità di identificarsi nello stato mentale di un'altra persona. Platek ha indagato il fenomeno sbadiglio reclutando un gruppo di persone e facendo loro guardare una serie di video che trasmettevano persone nell'atto di sbadigliare o più semplicemente durante conversazioni sul tema sbadiglio. Nel giro di poco tempo dal 40 al 60% degli spettatori non resistono e cominciano a sbadigliare a loro volta. Secondo il ricercatore coloro che sono immuni al contagio e non sbadigliano come gli altri sono proprio individui con scarsa capacità di mettersi nei panni altrui, individui che mancano della caratteristica umana di mostrare empatia per il prossimo. Ronald Baenninger, esperto ed autore di ricerche sugli sbadigli alla Temple University di Philadelphia, commentando la notizia sostiene che i risultati della ricerca trovano una spiegazione dal punto di vista evolutivo. Infatti, dice, lo sbadiglio contagioso può aver aiutato i nostri antenati a coordinare i periodi di attività e di riposo. «È importante che tutti i membri di un gruppo - sostiene lo studioso- siano pronti a fare la stessa cosa in maniera contemporanea». Anche con questa ricerca però, sottolineano i due esperti, le cause del fenomeno sbadiglio non sono ancora del tutto chiarite. Per quanti ritenessero lo sbadiglio sia l'effetto di carenza di ossigeno e, quindi, necessità di inspirare più profondamente, è arrivata la smentita da studi che hanno mostrato una differenza non significativa tra la frequenza di sbadigli in stanze povere o ricche di ossigeno. Baenninger conclude che è più verosimile pensare allo sbadiglio come ad un atto involontario volto a mantenere sveglio il cervello, non a caso sbadigliamo quando lottiamo contro il sonno di sera quando dobbiamo continuare a svolgere un'attività, o al mattino quando dobbiamo vincere il sonno ed attivarci.
     
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0 replies since 7/2/2009, 21:55   111 views
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