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isaefrenk.
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quando non ce la fai più, sfogati con noi.rimetti tutto in discussione.
noi ti ascoltiamo e ti crediamo.
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sibilla522.
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IL FONDO.....LEGGERE QUESTA PAROLA MI METTE ANGOSCIA. TANTE VOLTE PRENDO ESSENZE DAL FONDO E LE PORTO SU E POI ANCORA SU....LA FORZA DEL MIO VOLERE TRASMETTE FORZE AL SALIRE.
IL FONDO NON CI E' DOVUTO NE DI CONOSCERLO NE DI LIMITARLO. IL FONDO INFINITO E' IL FONDO CHE TUTTI TOCCHIAMO.....MA MATERIALIZZARLO E' IMPOSSIBILE. UN GRANDE MAESTRO NON SI FERMA....CONTINUA A SCENDERE E SCINDERE FONDO E SULIMITA'. DUE INFINITI DA NON SFIDARE MAI.
CONTINUA A SCENDERE E SCINDERE FONDO E SUBLIMITA'. -
isaefrenk.
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questo esercizio di risalita ci rinforza.
toccare il fondo è già un limite del momento.
il fondo si materializza nella non visione della via d'uscita,poi ci si accorge che vi è senpre una via d'uscita.
Maestri incarnati non ve ne sono.
la rasegnazione ci riporta su.
cià. -
sibilla522.
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La rassegnazione ci riporta su? Mi volete spiegare meglio? . -
isaefrenk.
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CITAZIONE (sibilla522 @ 21/2/2007, 22:01)La rassegnazione ci riporta su? Mi volete spiegare meglio?
quando tutto sembra non avere via d'uscita e la disperazione e la sofferenza è troppa da sopportare ,ecco che ci si rassegna e si accetta qualsiasi cosa la vita ti pone.
la ressegnazione è, interrompere l'atrito che con la testardagine si continuia a creare, mentre se lasciamo fluire le cose, la vita mette tutto a posto.
quante volte abbiamo pensato, ma si lasciamo che le cose vadino come gli pare o come devono andare, ed allora ecco che si sblocca la situazione, e comincia la risalita.
è naturale
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sibilla522.
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Ma allora vivete passivamente alcuni eventi?
Io non mi rassegno a nulla se non al decadimento del corpo che e' giustissimo. La rassegnazione non e' in me. Combattere e modificare gli eventi che non mi stanno bene per il mio vivere. Questa e' stata ed e' la mia linea di vita. Si sta a guardare un evento in tv, un evento della natura che difficilmente puoi modificare, ma cio' che riguarda la mia vita e il cerchio che mi circonda.....no. Per la rassegnazione non c'e' nessuna porta di entrata. Se ho interpretato male.....spiegatemi .......... -
isaefrenk.
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CITAZIONE (sibilla522 @ 24/2/2007, 05:04)Ma allora vivete passivamente alcuni eventi?
Io non mi rassegno a nulla se non al decadimento del corpo che e' giustissimo. La rassegnazione non e' in me. Combattere e modificare gli eventi che non mi stanno bene per il mio vivere. Questa e' stata ed e' la mia linea di vita. Si sta a guardare un evento in tv, un evento della natura che difficilmente puoi modificare, ma cio' che riguarda la mia vita e il cerchio che mi circonda.....no. Per la rassegnazione non c'e' nessuna porta di entrata. Se ho interpretato male.....spiegatemi .........
tutti si rassegnano innanzi alla troppa sofferenza, e tu essendo umana fai uguale.
noi viviamo la vita attivamente, ma in questo, si vive passivamente.
non quella passività di negativo, ma passività nel senso che per ascoltare quello che si muove in noi e nel nostro prossimo, cerchiamo di non mettere nessun moto di noi stessi ,sentire, che può inquinare la valutazione del vaglio di esso.
noi tutti siamo guidati dalle leggi della natura.
tu ,io ,noi tutti, siamo quel che siamo, proprio perchè è successo quello che doveva succedere, altrimenti saremmo altre persone. quello che la vita ci ha fatto diventare, era un risultato che trae radici dal nostro seminato delle vite precedenti.
nella rassegnazione ,non c'è nessuna porta d'entrata per quello che possiamo muovere noi, proprio perchè lasciamo fare alla vita ciò che è giusto per noi, lo fa comunque, ma il nostro combattere , fa si che rallenti la nostra evoluzione creando atriti con le leggi stesse della vita.
vedi, cara sibilla, immaginati un tunnel con attaccato alle pareti dei pezzi di stoffa sottili,quando si è,attenti ad sentire la vita e il nostro prossimo, quelle pezze di stoffa non devono essere smosse da noi ma dal sentire in entrata, così noi cerchiamo di fare e così per noi è materializzare l'amore.
quando leggi un libro, puoi essere al capitolo che vuoi, ma il libro è tutto scritto, è tutto lì in un eterno presente, e la pagina in qui siamo arrivati, è il soggettivo, ma tutto è presente nello stesso istante che noi leggiamo.
ecco la vita è cosi, tutto in un ETERNO PRESENTE, e viverla da pensatore più che da pensiero, ci fa essere passivamente potenti.
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sibilla522.
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forse oggi non sono in sintonia con il vostro pensiero. Prendo tempo.....in me c'e' il rifiuto per la parola"passiva"...ecco. Ma non e' detto che possa cambiare e farla entrare nel mio vivere. Ne dubito ma mai dire mai . -
isaefrenk.
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CITAZIONE (sibilla522 @ 24/2/2007, 12:25)forse oggi non sono in sintonia con il vostro pensiero. Prendo tempo.....in me c'e' il rifiuto per la parola"passiva"...ecco. Ma non e' detto che possa cambiare e farla entrare nel mio vivere. Ne dubito ma mai dire mai
per percepire un mondo più sottile, quale stato, se non la passività, si deve raggiungere?
passività nel senso di cercare di mettere poco di noi stessi, per avere le comunicazioni più genuine possibili.
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Makimura.
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CITAZIONE (isaefrenk @ 3/12/2006, 07:56)quando non ce la fai più, sfogati con noi.rimetti tutto in discussione.
noi ti ascoltiamo e ti crediamo.
Quando mi rendo conto di esser arrivata al "fondo" mi rendo anche conto che è il caso di reagire Più che altro due pensieri "infantili" se volete dire così mi fanno tornare il sorriso e spesso avviene così
- il ricordo della Spada nella roccia e la frase che Merlino dice a Semola: "su dai vieni con me" vedendolo lavare un pentolone per una punizione "tanto più giù di così non puoi andare"
C'è chi dice ma nel fondo ci si può sempre scavare.... e va bhe allora ditelo che siete sempre pessimisti :XD
Il secondo è "il gioco della felicità" ovvero trovare il lato bello in quasiasi cosa.... all'inizio è dura ma credetemi funziona. E per ricordarmi che è "facile giocare" ricordo l'esempio che Pollyanna raccontava... "a natale ricevetti come dono delle stampelle... mio padre con un sorriso rispondeva non essere triste pensa a te queste stampelle non servono perchè sei sana"
Queste semplici cose mi hanno fatto capire che al mondo si deve cercare di sorridere e di reagire ad esso sebbene a volte sia difficile vivere.. E sapete perchè la VITA solo questo qualcuno ce l'ha donata e il meglio che possiamo farla per ringraziarlo è viverla al meglio e usando tutte le nostre forze per farlo^^
Lo so al mondo ci sono molte reltà e spesso le persone si buttano giù... lo feci anche io e senza accorgermi... ma poi un fondo esiste ... poi come dice merlino... "ora non si può far altro che risalire". -
isaefrenk.
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le Guide dicono che la forsa dell'individuo si misura nel resistere alla sofferenza.
più si comprende meno si soffre.. -
Makimura.
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già sono d'accordo . -
isaefrenk.
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guai a riconoscersi nel dolore, bisogna reagire, scalciare ,urlare.
il dolore non è cosa di poco conto, importante che si tragga qualcosa che ci apra gli occhi e che ci alleggerisca la sofferenza successiva.. -
Makimura.
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sai... a volte l'inferno può anche essere "piacevole"... non importa dove vivi ma come vivi... mi pare dice un detto . -
isaefrenk.
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edo non lo ha ancora toccato il fondo, quando lo farà lo rincontreremo .
quando tocchi il fondo, sfogati quirimetti tutto in discussione |