SUORE ABUSATE DA PRETI

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    UNIVERSO

    Group
    Administrator
    Posts
    4,360

    Status
    Offline
    SUORE ABUSATE. DA PRETI. DOCUMENTI
    DOC-1063. KANSAS CITY-ADISTA. Abusi sessuali, stupri, sfruttamento, plagio: atti che hanno portato in molti casi a gravidanze e aborti. I responsabili: preti e vescovi. Le vittime: suore. Il luogo: Africa (ma non solo). La diffusione: altissima. Sono queste le coordinate allarmanti di una piaga che è venuta alla luce grazie alla pubblicazione, da parte del settimanale statunitense National Catholic Reporter, di quattro documenti strettamente confidenziali elaborati da religiosi impegnati nella consulenza alle suore e nella prevenzione dell'Aids, documenti che sono disponibili dal 9 marzo scorso nel sito Internet dello stesso National Catholic Reporter.
    Da questi rapporti, stilati tra il 1994 e il 1998, viene alla luce una situazione che, benché non ignota, manifesta proporzioni molto più estese e gravi di quanto non si supponesse. Membri del clero cattolico, questo in sintesi il contenuto, hanno sfruttato e sfruttano la loro posizione finanziaria e spirituale per ottenere prestazioni sessuali da parte delle suore, spesso portate dal loro condizionamento culturale ad obbedire all'ecclesiastico. Perché proprio le suore? Perché in una situazione di diffusione a macchia d'olio dell'Aids, specialmente in Africa, esse rappresentano un gruppo "safe", sicuro, non a rischio. E sono molto più condizionabili, anche tramite false argomentazioni teologiche. Uno dei casi più eclatanti lo riporta sr. Maura O'Donohue, Medico Missionaria di Maria, autrice di due dei documenti, che visitò diversi Paesi africani per conto del CAFOD, organismo che si occupa di Aids all'interno della Caritas Internationalis. "La superiora di una comunità di religiose in un Paese - ha scritto la missionaria nel 1994 - è stata contattata da preti che chiedevano di rendere loro disponibili le suore per prestazioni sessuali (1991). Al rifiuto della superiora, i preti hanno spiegato che altrimenti si sarebbero visti obbligati a recarsi al villaggio per trovare donne, esponendosi così al rischio dell'Aids". "Grazie alle confidenze fattemi da molte sorelle nel corso delle mie visite - continua la O'Donohue - mi resi conto di questioni più profonde e anche più inquietanti di quelle già emerse. Queste rivelavano modelli di comportamento che ero riluttante ad accettare come fatti". Spesso si trattava di vicende di cui esistevano prove documentali, e non solo di voci o racconti orali. 23 i Paesi che la missionaria cita: tra di essi, in gran parte africani, compaiono anche India, Filippine, Brasile, Colombia, Stati Uniti, Irlanda e Italia.
    Molti sono i casi di giovani candidate alla vita religiosa che in cambio dei necessari certificati erano obbligate ad avere rapporti sessuali con preti. Molte sono le religiose rimaste incinte in seguito a tali rapporti e obbligate, per questo, a lasciare la congregazione, mentre il prete responsabile è stato soltanto allontanato per un breve periodo. Le cifre sono impressionanti: una congregazione diocesana (in Africa poche sono le congregazioni legate ad una rete internazionale e dunque più formate e più appoggiate anche finanziariamente) ha allontanato 20 suore incinte; la superiora generale di un'altra, con 29 suore in gravidanza in seguito a rapporti con preti, si è rivolta all'arcivescovo con l'unico risultato di venire estromessa - lei e il suo Consiglio - dalla congregazione stessa e di essere sostituita da un'altra superiora e da un altro Consiglio, scelti contro le stesse costituzioni dell'Istituto.
    In alcuni Paesi è notorio che i preti abbiano relazioni multiple, anche con mogli di parrocchiani. Secondo quanto riporta la O'Donohue, in una parrocchia il parroco è stato attaccato con fucili dagli uomini, estenuati dagli abusi di potere perpetrati dal prete nei confronti delle donne del luogo (1991).
    Alcuni preti chiedono addirittura che le suore assumano contraccettivi, convincendole del fatto che la pillola previene la trasmissione del virus Hiv. Altri hanno incoraggiato le suore incinte ad abortire. Alcuni medici cattolici impiegati in ospedali cattolici hanno rivelato di avere subìto pressioni da parte dei preti perché procurassero l'aborto alle suore in quegli ospedali (1990). Uno, addirittura, dopo aver spinto la suora rimasta incinta ad abortire, e dopo la morte di questa durante l'operazione, le ha officiato la messa funebre.
    Molte e difficili, dunque, le sfide che tale situazione pone. La O'Donohue prospetta la promozione di una crescita integrale per clero, religiosi e laici; un aiuto spirituale, psicologico e sociale alle vittime e agli sfruttatori; il superamento del silenzio con procedure efficaci.
    Di seguito riportiamo, in una nostra traduzione dall'inglese, uno dei quattro documenti resi pubblici dal National Catholic Reporter, quello stilato da sr. Maria Marie McDonald, Superiore generale delle Missionarie di Nostra Signora d'Africa, nel novembre 1998, intitolato "Il problema dell'abuso sessuale delle religiose africane in Africa e a Roma" e presentato per fornire un quadro generale della situazione al "Consiglio dei 16", un gruppo di delegati dell'Unione dei Superiori generali (congregazioni maschili), dell'Unione Internazionale delle Superiore generali (congregazioni femminili) e della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, dicastero vaticano competente in materia. Non sono note reazioni da parte vaticana.
    http://blog.libero.it/dammiltuoaiuto/10757290.html
     
    .
0 replies since 29/11/2011, 03:52   47 views
  Share  
.