Energia pulita e condivisa nasce il quartiere sostenibile

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    Progetto pilota a Vicenza: abitazioni in rete per abbattere i consumi. Colla (Aim): così si risparmia anche sulle bollette

    VICENZA — L’idea è quella di scambiarsi energia elettrica - pulita, perché proveniente da fonti rinnovabili - secondo il proprio fabbisogno, fra abitazioni ed edifici pubblici che la producono e la consumano, con la regia di una «mente» computerizzata che analizza i consumi e soddisfa le richieste di ciascun utente. Come, cioè, una piccola comunità energetica solidale. Che fa di una città una «smart city», ovvero una città intelligente. Vicenza si appresta a diventare proprio questo. E il trampolino di lancio, per il futuro del capoluogo all’insegna dell’energia sostenibile, è un progetto da 19 milioni di euro che porterà in città il primo esperimento italiano in tema di distribuzione «intelligente» dell’energia elettrica.

    Si chiama «Regal» ed è l’iniziativa con cui un gruppo di otto realtà pubbliche e private hanno vinto il bando di gara promosso dal ministero dell’università e della ricerca nell’ambito di «Smart cities and communities and social innovation», ottenendo la garanzia della concessione dei fondi dallo Stato, in parte a fondo perduto e in parte come finanziamento a tassi agevolati. Al progetto, assieme alle università di Padova e Bologna e ad aziende da Roma, Ravenna e Bologna, partecipano anche il gruppo Aim spa (destinatario di una quota di 4 milioni di euro) e la vicentina Fiamm spa, col patrocinio del Comune. «L’obiettivo - spiega l’amministratore unico di Aim Paolo Colla - è quello di sperimentare, per la prima volta in Italia, la gestione intelligente della produzione e distribuzione dell’energia elettrica attraverso un sistema di reti e di accumulo di energia».

    E la sede dell’esperimento sarà Vicenza: «Questo - aggiunge Colla - grazie al fatto che siamo l’unica utility, titolare di reti e distribuzione di energia, che ha deciso di partecipare a questo progetto, che rappresenta il primo grande risultato della sezione ricerca e sviluppo di Aim. È un’iniziativa che, per i cittadini, porterà risparmi in bolletta, riduzione dei consumi e dell’inquinamento, e per il Comune la conoscenza delle pratiche di pianificazione urbana in chiave di sostenibilità ». In sostanza, il progetto prevede di lavorare su una porzione di un quartiere-campione della città, con abitazioni, edifici pubblici, aziende. In quella fetta di Vicenza verranno installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione, in grado di produrre energia, ma anche centraline innovative, a fungere da nodi di comunicazione, e accumulatori di energia, cioè batterie ad alta capacità.

    Il tutto, collegato con un sistema informatico «intelligente », che smisterà la produzione di energia in base alle richieste: «Se ad esempio una casa produce energia ma non la consuma - spiega Colla - quella parte verrà distribuita a un edificio vicino che magari avrebbe bisogno di maggior energia in quel momento. Oppure, nel caso ci fosse sovrapproduzione, l’energia verrà accumulata dalle batterie per essere rilasciata nei momenti di maggior consumo. Ai cittadini coinvolti non chiederemo investimenti ma solo disponibilità ». Entro il prossimo 4 aprile il ministero attende un progetto esecutivo sulla base del quale stabilire i canali di finanziamento e le quote - sui 18,9 milioni di euro totali - per ogni soggetto. Poi, dopo una prima sperimentazione all’università di Bologna, partirà il test a Vicenza, previsto non prima del prossimo anno: «L’esperimento - sottolinea il sindaco Achille Variati - interesserà un quartiere rappresentativo del capoluogo, perché il passo successivo sarà valutare l’estensione del sistema d’avanguardia alla città».
    http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...266084912.shtml
     
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