VITAMINE

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    UNIVERSO

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    DESCRIZIONE

    Le vitamine sono sostanze organiche, assunte con gli alimenti, indispensabili ai nostri organismi.

    Esse sono incluse tra i micronutrienti che devono essere assunti con la dieta quotidianamente poiché non vengono sintetizzati dall'organismo umano. Il termine vitamina viene dal tedesco Vitamin, ovvero "ammina della vita" in quanto erroneamente scambiate per ammine dallo scienziato Casimir Funk.

    Considerando la loro solubilità si distinguono e classificano in:

    vitamine liposolubili, cioè solubili nei grassi: sono le vitamine A, D, E, K, F;
    vitamine idrosolubili, cioè solubili in acqua: sono le vitamine C, B1, B2, B5, B6, PP, B12, Bc, H.
    Trattandosi di sostanze già esistenti in natura, le vitamine non sono brevettabili per la legge italiana.

    SCOPERTA
    La scoperta delle vitamine nacque dalla constatazione che una dieta a base di carboidrati, lipidi, proteine e sali minerali non era sufficiente a garantire lo sviluppo e la sopravvivenza degli individui ma che era necessario addizionare anche degli opportuni fattori di crescita.

    Il primo di questo composti venne isolato nel 1911: per la sua positività alle reazioni delle ammine, venne denominato ammina della vita (da cui vitamina, il cui nome venne dato dal biochimico di origine polacca Casimir Funk nel 1912).

    Successivamente furono isolati e caratterizzati altri composti la cui carenza nella dieta provocava specifiche patologie, curabili solo con l'aggiunta di queste sostanze, che furono perciò chiamate vitamine sebbene non tutte possiedano gruppi amminici.

    Bisogna sottolineare, comunque, che il consumo nella dieta d vitamine può essere necessario per una specie ma può non esserlo per un'altra: un esempio viene dalla vitamina C che è necessaria nella dieta solo per l'uomo, i primati e pochi altri animali, dato che esclusi questi, tutti i rimanenti la autosintetizzano a partire da altri nutrienti, pur restando un elemento assolutamente indispensabile per ogni forma vivente, vegetali inclusi, ma venendo autoprodotto non è necessario per questi ultimi introdurne nell'organismo.

    Le vitamine, in particolare quelle solubili in ambiente acquoso, regolano il metabolismo cellulare e tissutale attraverso l'attività degli enzimi di cui sono parte integrante trasformandosi nella parte coniugata detta coenzimatica; non sono apportatrici di energia metabolica (calorie) né entrano a far parte dei costituenti strutturali dell'organismo.

    CLASSIFICAZIONE

    Le vitamine presentano strutture chimiche molto diverse tra loro per cui, al momento, l'unica classificazione operativamente valida è quella che le distingue in due gruppi: quello delle vitamine idrosolubili (vitamine del gruppo B e vitamina C) e quello delle vitamine liposolubili (vitamine A, E, D,).

    Le vitamine idrosolubili non sono accumulate dall'organismo umano, per questo vanno assunte con regolarità. Al contrario, le vitamine liposolubili possono essere accumulate.

    Le vitamine idrosolubili svolgono principalmente la funzione di coenzimi, mentre non tutte quelle liposolubili hanno una simile attività.

    Non tutte le vitamine vengono assunte nella loro forma biologicamente utilizzabile ma piuttosto come precursori che vanno sotto il nome di provitamine. Una volta assunti, tali composti vengono trasformati da specifici enzimi metabolici nella loro forma attiva, al fine di renderli utilizzabili.

    Vitamine idrosolubili

    Vitamina B1 (tiamina)
    Vitamina B2 (riboflavina)
    Vitamina B3 o Vitamina PP (niacina o acido nicotinico)
    Vitamina B5 o Vitamina W (acido pantotenico)
    Vitamina B6 o Vitamina Y (piridossina o piridossamina o piridossale)
    Vitamina B8 o Vitamina H (biotina)
    Vitamina B9 o Vitamina Bc o Vitamina M (acido folico)
    Vitamina B12 (cobalamina)
    Vitamina C (acido ascorbico)
    Vitamine liposolubili

    Vitamina A (retinolo ed analoghi)
    Vitamina D (ergocalciferolo D2 e colecalciferolo D3)
    Vitamina E (tocoferolo)
    Vitamina K (naftochinone e derivati)
    Vitamina F (linoleico e derivati)
    Vitamina Q (ubichinone)
    NOMENCLATURA

    Usando le lettere dell'alfabeto viene costruita una nomenclatura (detta anche "tedesca") che non segue rigidi criteri di classificazione scientifica. Tuttavia è utile come elenco di nutrienti essenziali, anche se a volte non indica propriamente una vitamina ma una sostanza che si comporta o ha la funzione di vitamina.

    Vitamina A: Retinoidi (e i Carotenoidi come provitamina A)
    Vitamine B: inizialmente reputata singola vitamina poi dimostratasi un Gruppo vitaminico idrosolubile (B)
    Vitamina C: Acido ascorbico, il più comune e potente antiossidante
    Vitamina D: inizialmente reputata singola vitamina poi dimostratasi un Gruppo di pro-ormoni liposolubili (D)
    Vitamina E: Tocoferoli antiossidanti liposolubili
    Vitamina F: Acidi grassi essenziali (Omega-3 ed Omega-6), dall'inglese fatty acids
    Vitamina G: Riboflavina o Vitamina B2 (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina H: Biotina o Vitamina B8 (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina I: Inositolo o Vitamina B7 (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina J: Colina, un nutriente essenziale talvolta accostato al Gruppo B
    Vitamina K: Gruppo Complesso di composti (K dal tedesco Koagulation, Coagulazione)
    Vitamina L: Acido Antranilico (un metabolita del Triptofano)
    Vitamina M: Acido Folico o Vitamina B9 o Vitamina Bc (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina N: Acido Alfa Lipoico -ALA- (o Acido Tiottico) un potente antiossidante liposolubile e idrosolubile
    Vitamina P: Bioflavonoidi potenti antiossidanti idrosolubili (coadiuvanti della Vitamina C)
    Vitamina PP: Niacina o Vitamina B3 (appartenente al Gruppo B) acronimo dell'inglese Pellagra Preventive
    Vitamina Q: Ubichinone o Coenzima Q-10 (CoQ10)
    Vitamina R: Acido Paramminobenzoico abbreviato PABA, o Vitamina B10 (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina S: Acido pteroil-eptaglutammico o Vitamina B11 (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina T: Tocotrienoli fattore alimentare dei semi di Sesamo (appartenente alla Vitamina E)
    Vitamina U: Metilmetionina o S-metil-L-metionina, sostanza presente in alcuni vegetali
    Vitamina V: sostanza non meglio identificata, probabilmente liposolubile di derivazione vegetale, con funzione antiulcerosa
    Vitamina W: Acido Pantotenico o Vitamina B5 (appartenente al Gruppo B)
    Vitamina Y: Piridoxina o Vitamina B6 (appartenente al Gruppo B)
    ASSUNZIONE

    L'assunzione di vitamine deve essere costante nel tempo; attualmente però solo di alcune di esse sono note esattamente le quantità giornaliere raccomandabili ( vitamine: A, D, PP, acido folico, B1, B2, B6, B12). Per le altre si tende a far riferimento ad un intervallo di sicurezza.

    Il fabbisogno vitaminico varia a seconda dello stato fisiologico e/o patologico dell'individuo: età e sesso, ma anche in gravidanza e durante l'allattamento, per esempio, è necessario aumentarne l'assunzione.

    Le carenze di vitamine e le malattie ad esse associate (pellagra, beriberi, rachitismo) sono un problema importante nei paesi sottosviluppati sia per la malnutrizione sia per alcuni tabù alimentari che possono sussistere presso alcune popolazioni. Nei paesi sviluppati invece sussistono altri tipi di problemi, dovuti più che altro a ipervitaminosi determinate da integrazioni eccessive e da ipo/avitaminosi dovute a diete sbilanciate e carenti di particolari alimenti.

    Diete ipocaloriche o sbilanciate, ad esempio, possono indurre nell'organismo la riduzione di alcune vitamine. L'uso di diete ipercaloriche invece può portare ad un eccesso solo di alcune vitamine, spesso le liposolubili, e a una diminuzione di quelle idrosolubili. Alcuni farmaci possono interferire con l'assorbimento o l'attività di qualche vitamina. Anche l'uso eccessivo di preparati industriali può causare problemi.

    Alcuni procedimenti di preparazione e di cottura possono portare a un deterioramento di alcune vitamine termolabili (la suscettibilità agli agenti fisici o chimici è comunque specifica per ogni vitamina).

    Nell'organismo umano le vitamine idrosolubili vengono eliminate rapidamente con le urine per cui difficilmente si determina accumulo. Le vitamine liposolubili al contrario vengono immagazzinate nel tessuto adiposo, per cui un loro eccesso viene smaltito più lentamente, con la possibilità di fenomeni di tossicità.

    Ciò spiega il motivo per cui si sconsiglia di ricorrere ad assunzioni vitaminiche con dosaggi elevati e continuati rispetto a quelli ottimali. Si è riscontrato inoltre che l'uso di vitamine in quantità maggiore di dieci volte rispetto ai fabbisogni consigliati può produrre effetti farmacologici che possono anche risultare negativi.
    www.bio-haus.it/schede-tecniche-alimenti1/vitamine.html
     
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