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UNIVERSO
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«Ci vendicheremo, l'America non perdona e non dimentica» disse Biden dopo l'attentato terroristico all'aeroporto di Kabul costato la vita a circa 200 afghani ed a 13 militari americani. In effetti la risposta non si è fatta attendere. Il 29 agosto un drone partito da una base USA al di fuori dell'Afghanistan ha inseguito per ore una macchina nella periferia di Kabul. Poi ha fatto fuoco. Ma era la macchina sbagliata. Al posto di colpire i terroristi ha polverizzato un'intera famiglia di civili tra i quali 7 bambini (il più piccolo di 2 anni). “Tragico errore”? “Danni collaterali?” “Fatalità'”. Quante volte abbiamo letto tali giustificazioni? Tutte cazzate. È la guerra, sì la guerra, la miglior alleata del terrorismo. Cosa è rimasto dopo 20 anni di lotta al terrorismo fatta con missili e droni? Più terrorismo, più profughi, scie di sangue. Nessuno chiede scusa, nessuno si assume una responsabilità, si parla esclusivamente dei talebani per evitare di parlare degli errori americani, del servilismo europeo (in particolar modo italiano), dei miliardi buttati, delle vittime...i familiari dei 10 civili uccisi dal drone cosa dovrebbero pensare adesso? I genitori dei 7 bambini? I nonni del bimbo di due anni? È meno bimbo dei nostri figli solo perché afghano? Non giocava come i miei figli? È tutto vomitevole. Soprattutto l'informazione parziale, vigliacca, “anestetizzante”. «Ci vendicheremo, l'America non perdona e non dimentica» ha detto Biden. Le famiglie dei civili afghani trucidati dai droni non potrebbero dire le stesse cose? Spero che siano più lungimiranti di molti occidentali (non dirò mai “noi occidentali” perché io mi sono opposto alla guerra in Afghanistan con tutte le mie forze dal giorno in cui ci siamo entrati”). Ho parlato a lungo di questo ieri sera con l'ex-Ministro Minniti (il quale ha sostenuto che entrare in guerra Afghanistan fosse giusto). Spero di aver un minimo scardinato la consueta narrazione parziale che si legge quotidianamente su molti giornali pavidi. Buona visione! P.S. Non ho fatto in tempo a dire che occorre buttare acqua sul fuoco in quell'angolo di mondo. Acqua sul fuoco, non bombe. Ed uno dei primi modi per farlo è riconoscere lo Stato di Palestina. Perché i palestinesi sono ancora un popolo martoriato e senza un patria riconosciuta e perché Gaza è tutt'ora una prigione a cielo aperto.
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0 replies since 18/9/2021, 05:14 23 views
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