Comprensione e liberazione

Voi dite di conoscere certi aspetti dell’intimo vostro.

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  1. isaefrenk
     
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    Comprensione e liberazione

    Voi dite di conoscere certi aspetti dell’intimo vostro. Ammettiamo pure che ciò corrisponda alla realtà: ma conoscere non significa comprendere, e voi dovete comprendere voi stessi.
    Più o meno immaginate qual’è la mèta, e allora volete conoscere la via per giungere: ma questa via non può essere realizzata a mezzo di una conoscenza, bensì giungendo ad una comprensione.
    Chi può comprendere per voi?
    Nessuno. Voi soli lo potete.
    Comprendere se stessi significa rendersi esattamente consapevoli di tutto ciò che vi spinge ad agire, a parlare; rendersi consapevoli che, anche quando pensate, voi seguite canoni di pensiero, siete influenzati e non pensate mai secondo ciò che sentite.
    La liberazione avviene non quando costringete il vostro essere a fare ciò che non sentite, ma quando agite senza sforzo, quando siete veramente voi stessi.
    Se aveste l’abitudine di scrivere i vostri pensieri in una specie di diario, rileggendolo dopo un certo tempo vi accorgereste che avete cambiato il vostro modo di pensare. Allo stesso modo avviene la consapevolezza. Voi dovete rendervi consapevoli, e allora, nella costante consapevolezza, giungerà la comprensione e la liberazione.
    Ricordate: tutto quanto vi accade, avviene per la vostra comprensione.
    Dovete non mentire a voi stessi, e basta. Ripeto: nella costante consapevolezza giunge la comprensione e la liberazione – qualcosa che viene spontaneamente, che non è forzato.
    La volontà entra solo in questa costante consapevolezza, e basta. Non dovete con la volontà fare violenza a voi stessi. Con la volontà dovete cercare di rendervi costantemente consapevoli, e basta.
     
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