Come le leggi della natura suggestionano la mente

autoconservare le specie

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  1. isaefrenk
     
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    Come le leggi della natura suggestionano la mente


    Il fine delle leggi naturali ha il compito di autoconservare le specie viventi del pianeta,imperciocchè la mente non fa altro che tradurre questa legge esattamente come negli animali.
    Una delle vibrazioni che le leggi della natura hanno sulla mente è il sesso,un'altra delle traduzioni che la mente trae dalle stesse leggi, è l'egoismo,base di tutti i sentimenti negativi.La forza fisica che nel piano animale è fonte di potenza, l'uomo la fa sua con un minimo di sforzo.
    E' dall'impatto tra le leggi della natura e la mente ,che nasce L'IO egoistico.
    Il ripetersi che incombe nell'autoconservazione delle specie,espresso dalle leggi naturali,è un'illusione che la mente prende come piacere, costretta a forza dal fatto che nel piano fisico ,la realtà si presenta al contrario,quando in verità esiste solo l'ampiezza di coscienza e in questo processo non ve un ripetersi.
    Perché la mente è costretta in questo gioco forza delle leggi della natura?
    Perché solo cosi si produce la sofferenza, unica motrice della comprensione di SE',imperciocchè si amplia il sentire di coscienza.
    La mente è talmente stretta nelle leggi della natura,che non vuole essere liberata da nessuno e i tentativi che con la coscienza si fanno per comprendere come cessare quella pesantezza che la mente stessa produce in quello stato,smuovono in noi, addirittura, la voglia di non continuare a vivere,ma il risultato che se ne ricava, ti da quella spinta che fa continuare la ricerca, imperciocchè la forza dell'essere umano si riconosce nel resistere al dolore,poiché tutto ha una spiegazione.
    Quindi la vera forza non è fisica, come la natura ce la presenta, ma è nel tramutare quella illusoria forza nella parola,ove è compresa la "materializzazione" della nostra crescita.
    I vari tentativi che il fine della natura fa nel suo procedimento per autoconservarsi, assomigliano molto alla modificazione ,lenta ,ma graduale della mente e ancora,assomigliano moltissimo alla cristallizzazione del piano minerale che è il primo stadio della natura e della formazione di coscienza.
    Non si torna in dietro, al contrario dell'illusione che ci appare e se sembra di tornarci,ci sono due spiegazioni logiche, la più positiva è l'unica giusta ed è quella che ci farà accelerare la crescita di coscienza,l'altra ce la fa ritardare, in entrambi i casi non ve un tornare in dietro.
    Tutto quello che si fa ,lo si fa per un motivo ben preciso, o non si è compreso o la comprensione sta andando avanti con il suo sentire di coscienza.
    La coscienza può osservare la mente e non il contrario.
    Torniamo alla mente e alle sue suggestioni per via delle leggi della natura,per uscire da questa pressione,la mente deve fare uno sforzo, poiché il senso di marcia è opposto all'attuale,esempio,se la mente si impunta per una determinata cosa,non fa altro che favorire le leggi della natura, se non vuole fare ciò, deve solo farsi la domanda di ciò che vuole sapere e la risposta gli arriverà quando meno se lo aspetta, questo per le prime volte, poi tutto sarà più semplice e diventerà un piacere quando le risposte ci piombano addosso dandoci un'energia e stimolando la volontà per accelerare la crescita.
     
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0 replies since 3/3/2005, 13:33   117 views
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