IL CASO CICCIO E TORE

Solo casualità?

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  1. isaefrenk
     
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    E' possibile che sia solo un caso il ritrovamento dei corpi di Salvatore e Francesco Pappalardi?
    Noi non crediamo al caso....
     
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  2. isaefrenk
     
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    Ciccio e Tore,morti di fame e gelo
    Gravina, il padre: "Sono innocente"
    Sono morti di fame e di sete nel buio del pozzo che li aveva inghiottiti, Ciccio e Tore, i due bimbi di Gravina in Puglia scomparsi dal 5 giugno del 2006. I corpi senza vita, oramai mummificati, dei due fratellini sono stati trovati nel fondo di una cisterna in un edificio settecentesco abbandonato. Ad ammettere la tragica fine dei due bambini è stato il procuratore capo di Bari. Dal carcere il padre proclama la sua innocenza.

    "Abbiamo la sensazione - ha detto il procuratore capo di Bar Emilio Marzano - che abbiano subito una orribile morte". E intanto il padre dei bimbi, dal carcere di Velletri dove si trova recluso con l'accusa di avere ucciso i suoi figli, si chiede: "Perché non li hanno cercati?". E di dichiara ancora una volta innocente: "Ora capiranno che non sono stato io".

    Per trovare i due ragazzini spariti gli investigatori hanno percorso tutte le piste, hanno seguito persino una traccia che li ha condotti in Romania, ma in questi 19 mesi Francesco e Salvatore Pappalardi, 13 e 11 anni, non si sono mai mossi dal centro di Gravina, dove infine sono stati ritrovati solo per un caso: la caduta in quello stesso pozzo dove Ciccio e Tore sono morti di un ragazzino di 12 anni, Michele, poi portato in salvo dai vigili del fuoco e dai carabinieri.

    Solo quando i resti sono stati portati in superficie si è avuta la certezza matematica che si trattasse proprio di Ciccio e Tore. Dall'alto del pozzo si intravedeva infatti qualcosa di arancione, come il giubbotto di Salvatore Pappalardi, mostrato sin dall'inizio nelle foto segnaletiche, lo stesso che aveva indosso alla festa di comunione alla quale aveva partecipato la domenica precedente la scomparsa, e qualcosa di bianco, come i pantaloni indossati dal fratello. Il questore di Bari Vincenzo Maria Speranza ha spiegato che i cadaveri dei due fratellini erano "'uno supino e l'altro leggermente distante", uno vicino al luogo dove è caduto Michele, l'altro poco distante.

    "La temperatura là sotto è bassa - ha aggiunto Speranza - i corpi si sono mantenuti in una certa integrità, altrimenti non sarebbero stati in questo stato che è comunque di decomposizione. Solo il caso poteva far ritrovare questi bambini. Lo stato dei luoghi è tale che anche i cani avrebbero avuto difficoltà a trovarli. La profondità dal piano terra è di 15-20 metri", ha spiegato ancora il questore. Mercoledì verrà eseguita domani. Ora si dovrà capire perché i due ragazzini non avessero ai piedi le scarpe, ritrovate vicino ai cadaveri. Forse le hanno perse cadendo oppure in un disperato tentativo di risalire. O sono finiti dentro il cunicolo già senza scarpe. Il pozzo, largo appena un metro e mezzo, parte dal secondo piano del vecchio palazzo abbandonato, che si trova nel centro della città, a pochi passi da Corso Di Vittorio e dalla pineta, una zona luogo di giochi anche dei due fratellini, come emerse nelle ore immediatamente successive alla scomparsa.

    Si tratta di un vecchio convento, ora posto sotto sequestro, che un tempo ospitava delle suore. "Non mi sento di escludere nulla al momento", ha detto il questore Speranza, sottolineando che "la presenza sul luogo del ritrovamento dell'avvocato di Filippo Pappalardi è il segno di una trasparenza assoluta dell'indagine".

    La difesa: "Poco credibile che sia stato il padre"
    L'avvocato Angela Aliani, legale del padre dei fratellini in carcere dallo scorso 27 novembre con le accuse di duplice omicidio e occultamento di cadaveri, ha spiegato di non ritenere "credibile che possa essere stato il padre a trasportare i corpi fin qui, a scavalcare il muro di cinta", anche perché "l'avrebbero potuto vederlo i numerosi vicini". La zona infatti è piena di palazzine e balconi che si affacciano proprio sul cortile interno del vecchio rudere.

    Filippo Pappalardi: "Perché non li hanno cercati?"
    "Adesso capiranno che non sono stato io. L'ho sempre detto che non c'entravo nulla. Mi affido alla giustizia. Sono convinto che la verità verrà a galla", sono state le prime parole di Filippo Pappalardi al direttore del carcere, agli agenti penitenziari e a chi, tra parlamentari e consiglieri regionali, sono andati a trovarlo. L'uomo lancia una domanda che lo tormenta: "Perché non li hanno cercati?".

    "L'impianto accusatorio per ora rimane perché non abbiamo elementi tali che ci consentano di ripensarlo", ha sottolineato dal canto suo il procuratore capo Marzano. "Abbiamo fatto gli accertamenti che erano indispensabili - ha spiegato ai giornalisti - . Dobbiamo stabilire la causa e l'epoca della morte come dati fondamentali. Da quello che abbiamo visto finora non è possibile dare una risposta seria su questi due argomenti".

    Il procuratore ha tenuto anche a evidenziare che "la visita, il sopralluogo e l'accertamento sono stati fatti nel contraddittorio e con il difensore dell'attuale indagato. E con un suo consulente medico. La Scientifica - ha aggiunto - ha eseguito rilievi fotografici e planimetrici e la verifica di tutti i reperti". In ogni caso, ha aggiunto, "non abbiamo ancora verificato se ci sono segni di violenza sui corpi perché ciò sarà fatto attraverso le autopsie e le indagini".

    http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/artic...olo402516.shtml
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  3. isaefrenk
     
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    Gravina, nel pozzo resti umani
    Scoperti dopo salvataggio del ragazzino
    Secondo fonti investigative, nel pozzo di Gravina di Puglia dal quale è stato estratto il ragazzino di 11 anni, ci sono dei resti umani, in particolare ossa. Il ritrovamento sarebbe stato fatto dai vigili del fuoco. Sul posto si stano recando il procuratore della Repubblica, Emilio Marzano, e gli investigatori - di polizia e carabinieri - che si sono occupati delle indagini sulla scomparsa dei due fratellini Pappapalardi il 5 giugno 2006.


    Il pozzo si trova in una casa abbandonata nei pressi della pineta e della stazione ferroviaria di Gravina in Puglia, nel centro storico della cittadina murgiana. Alla casa abbandonata si sta recando anche il sindaco di Gravina, Rino Vendola.

    La notizia di resti umani nel pozzo nella zona ha fatto immediatamente pensare a una svolta nelle indagini sulla scomparsa dei due fratellini Pappalardi. A novembre dell'anno scorso era stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Bari Filippo Pappalardi, l'autotrasportatore di Gravina, padre di due ragazzini scomparsi. Per l'uomo, che ha sempre respinto ogni addebito, l'accusa è di duplice omicidio ed occultamento di cadaveri.

    Nel corso dell'inchiesta sono state prese in esame tutte le piste ipotizzabili: dalla pedofilia alla setta satanica e persino all'eventuale rapimento e trasferimento in Romania dei due ragazzini. Ma, come si comprende dai capi di accusa, secondo gli investigatori il responsabile della scomparsa sarebbe il padre che avrebbe ucciso i figli in un probabile impeto d'ira, scatenato dalla loro disubbidienza.

    http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/artic...olo402357.shtml

    BARI - "Sul muro della cisterna ci sono i segni delle unghiate che uno dei bambini ha lasciato nel tentativo di risalire il pozzo". L'avvocato di difesa del padre dei bambini di Gravina è sceso nella cisterna dell'orrore; ha visto il cunicolo lungo il quale i bambini sono caduti e ispezionato insieme ai vigili del fuoco la cisterna dove Ciccio e Tore sono stati trovati mummificati. Il suo racconto è tanto preciso quanto raccapricciante: dimostra che i due bambini, caduti là sotto, non sono morti subito. Forse, come emerge dal primo esame esterno delle salme, anche un intero giorno. Come aveva già detto il procuratore, sono morti di fame e freddo, soli e al buio. Prima è caduto un bambino, ma non dalla sommità del pozzo profondo 25 metri, da un piano intermedio più in basso di almeno una decina di metri; poi l'altro è sceso per aiutarlo ed è rimasto anche lui imprigionato. Disperati, hanno cercato con le unghie di risalire il muro di mattoni, in un'agonia che è durata forse qualche ora. L'impronta della manina sui mattoni sarebbe una prova.

    LA SCHEDA: tre accessi al pozzo

    "Cade un bimbo. L'altro scende per aiutarlo". "Il primo a cadere è stato Ciccio, il fratello più grande, che sembra abbia solo la gamba sinistra fratturata. Poi è sceso Salvatore nel tentativo di salvarlo ma è rimasto nel pozzo anche lui". Angela Aliani, legale del padre dei fratellini Pappalardi, ha potuto visionare il luogo del ritrovamento dei cadaveri grazie al varco creato dai vigili del fuoco ai piedi del pozzo dove sono stati ritrovati due cadaverini.

    La dinamica secondo l'avvocato. Secondo l'ipotesi del legale, i ragazzini, la sera del 5 giugno 2006, mentre giocavano, sarebbero entrati nell'edificio, all'inizio scendendo di un piano rispetto al livello stradale. Poi avrebbero risalito il caseggiato, dopo aver attraversato una porta, e si sarebbero affacciati da un pianerottolo. Da lì avrebbero salito ancora 5 gradini, al termine dei quali c'era il precipizio e cioè l'apertura dell'antico pozzo che finisce in una fossa a fianco della quale c'è un'ampia cisterna.

    Un'agonia lenta. Il legale ha spiegato che Francesco, "dopo essere caduto nel cunicolo del pozzo da un piano intermedio, si è trascinato per mezzo metro fino a raggiungere la cisterna: lì è stato trovato il suo corpo. Salvatore - ha aggiunto l'avvocato - era a circa 15 metri di distanza, vicino ad una parete della cisterna dove si trova anche un davanzale alto un metro e mezzo. Sul davanzale sono state trovate le scarpe di Salvatore, una scarpa di Francesco e la t-shirt di Salvatore. Per terra, sotto il davanzale, si trovava il giubbottino verde di Ciccio. Sotto il davanzale - ha spiegato ancora il legale - erano accatastati uno su l'altro dei tufi come servissero per raggiungere un punto alto". Il fatto che almeno Salvatore abbia riposto le scarpe sul davanzale fa ipotizzare alla difesa che il ragazzino sia rimasto per ore in vita nella cisterna: voleva sfruttare il raggio di luce che entrava dall'alto per vedere il davanzale dal quale era caduto e dal quale sperava venissero gli aiuti.

    La madre: "Non credo che siano caduti". La madre di Ciccio e Tore non crede che siano caduti: "Potrebbe essere, ma tutti e due...No, non è possibile". Stamane ha riconosciuto i corpi dei figli composti nell'Istituto di medicina legale del Policlinico di Bari. "Riconoscere i cadaveri dei propri figli - ha detto con la voce rotta dal dolore - è la cosa più meschina che possa capitare ad una madre". Pochi minuti dopo è arrivata anche Maria Ricupero la compagna di Filippo Pappalardi, il padre dei due bambini, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio. La donna è svenuta all'uscita dall'Istituto di medicina legale, mentre cercava inutilmente di sottrarsi all'assedio di giornalisti e telecamere. Più tardi, è tornata all'istiututo di Medicina legale e ha riconosciuto le salme dei due bambini.



    Un mese per gli esami autoptici. Conferiti anche gli incarichi ai periti che assisteranno all'autopsia sui corpi. "Per tutti gli accertamenti - ha spiegato il medico legale della Procura Francesco Introna - abbiamo avuto una trentina di giorni: dobbiamo accertare l'epoca della morte, causa e mezzi che l'hanno determinata ed eventuali tempi di sopravvivenza. Cominceremo - ha sottolineato il medico legale - con gli accertamenti radiologici, poi procederemo con risonanza nel tentativo di ricostruire immagini tridimensionali virtuali dei corpi".

    http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/c...fratellini.html
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  4. isaefrenk
     
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  5. isaefrenk
     
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  6. isaefrenk
     
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    Un anno fa Francesco e Salvatore Pappalardi uscirono dall'abitazione del padre, a Gravina di Puglia, senza piu' farvi ritorno e da allora e' mistero fitto sulla scomparsa dei due fratellini di Gravina di Puglia. Le ricerche non si sono mai interrotte, anche le indagini coordinate da Bari, senza risparmiare uomini e mezzi per cercare i due fratellini anche all'estero, in particolare in Romania dove c'era una conoscente della madre dei due ragazzi. I genitori separati dei due fratellini nel frattempo si sono scambiati accuse pesanti, la polizia ha scavato nel passato delle famiglie Pappalardi-Carlucci cercando in tutti i modi di ricostruire la storia. Ciccio e Tore sono stati descritti da amici, parenti ed insegnanti come due ragazzi modello, educati anche severamente, e sembra quasi impossibile una loro fuga a pochi giorni dalla conclusione dell'anno scolastico, apparentemente senza un motivo. Per giorni centinaia di uomini delle forze dell'ordine, volontari e investigatori intervenuti anche da Roma con sofisticate attrezzature hanno sondato terreni, esplorato gravine e anfratti, pozzi e vecchi acquedotti, scavato in poderi riconducibili ai familiari, hanno cercato possibili tracce sui mezzi di trasporto del padre, persino sull'autocisterna della ditta dove l'uomo lavora e in casa dei nonni paterni. Nel corso delle indagini e' stato anche arrestato un pedofilo, un disabile mentale che pero' e' risultato ben presto estraneo alla scomparsa. La madre dei fratellini, Rosa Carlucci, che vive con un'altra figlia ed il convivente, ha lanciato accuse all'ex marito, ma a finire in carcere per violenza ai danni di un minore e' stato proprio il suo nuovo compagno per abusi sessuali.


    Oggi la madre appare distrutta e il padre tutto 'figo' e tirato a lucido, ci sarà anche da soffermarsi a queste apparenze?




    Un anno fa ne parlai con questo articolo che, secondo me, coinvolge in maniera pesante proprio gli assistenti sociali, i veri responsabili del pressapochismo che interferisce in molti casi di affido dei minori.


    Il pezzo era questo:


    Mi sono rivolto a uno specialista laringoiatra perché visitasse la mia bambina sofferente di iper adenoidismo e tonsillite.Mi aspettavo che questo medico si occupasse dei problemi dei suoi problemi di salute in maniera accurata e approfondita e che mi seguisse nell’eventuale decorso postoperatorio. Fui soddisfatto. Ancora oggi, che sono passati tre anni dall’intervento, egli controlla regolarmente che tutto sia andato a posto e, soprattutto, che non vi siano problemi di altro tipo derivati dall’operazione. Questo medico ha fatto il suo dovere.Quando qualcosa non funziona in casa valutiamo a chi rivolgerci: un elettricista, un fabbro o un idraulico, dipende dal tipo di guasto. Se, per esempio, un elettricista ripara un interruttore e dopo due giorni questo torna a guastarsi, sarà lui a risponderne garantendoci un nuovo intervento in maniera gratuita. Peccato che non sia così semplice quando parliamo di bambini.Esempi banali possono rendere l’idea se adesso, fermandoci cinque minuti a riflettere, ci porgiamo alcuni interrogativi in merito all’operato del Tribunale dei minori che, a differenza del Tribunale ordinario, dovrebbe essere l’organo specializzato e preposto a tutelare il benessere dei figli e, di conseguenza, dei loro genitori. Ma andiamo per gradi. Chi è Rosa Carlucci, la mamma dei fratellini di Gravina di Puglia? Il paese mormora che sia una donna senza anima. Non saremmo invece di fronte all’ennesimo caso di bambini sistemati e mai più seguiti dal tribunale dei minori che ne aveva deciso le sorti? Che fine hanno fatto gli assistenti sociali che avrebbero dovuto garantire la serenità dei minori? Questa donna, Rosa, vista come un essere senza sentimenti, come ha vissuto il fatto che i suoi figli siano stati affidati soltanto al padre? Il tribunale dei minori ha provveduto in qualche maniera ad assicurare un percorso psicologico dei genitori, soprattutto di quello non affidatario, inmodo che questi ragazzi non dovessero correre dei rischi?Non sappiamo un bel niente. Non siamo ancora al corrente di dove si trovino Francesco e Salvatore, ma una cosa è certa, qualcosa in quella famiglia ‘scoppiata’ non funzionava, un piccolo ingranaggio dell’illusorio meccanismo del ‘tutto a posto’ non ha funzionato e, ancora una volta, due innocenti ne sono andati di mezzo.A questo punto la domanda sorge spontanea. Qual è la differenza tra il tribunale dei minori e quello ordinario? Il primo dovrebbe accertarsi che i minori vengano ‘veramente’ tutelati, assicurando loro l’effettiva e immediata bigenitorialità e, nei casi in cui motivi provati rendano impossibile l’affidamento condiviso perché, per esempio, uno dei genitori è indegno, dorebbero essere doppiamente seguiti a tempo indeterminato. Cosa ne sappiamo di come possa reagire un padre o una madre a cui viene tolta la potestà genitoriale? Bisognerebbe assicurare, per esempio, un percorso psicologicoper genitori e figli onde evitare che accadano fatti incresciosi di cui conosciamo soltanto l’epilogo ma non i motivi scatenanti. Ci scandalizziamo che i due fratelli avessero i pidocchi e nessuno si fosse curato di disinfestarli.Non si conosce il colpevole della sparizione dei fratelli di Gravina ma molti puntano il dito sulla freddezza materna. E’ facile addossare colpe ma noi non sappiamo molto. Ancora una volta, secondo il mio modesto punto vista, il lavoro eseguito del tribunale specifico incaricato alla sorte di minori è rimasto a metà . Non si può decidere di affidare a un solo genitore un minore e passare al caso successivo senza considerare l’eventualità di aver sfasciato un equilibrio dimenticando di verificare, negli anni a venire, che tutto proceda nel verso giusto; è impensabile non considerare la possibilità che ci sia un adulto che perda la testa o che non si siano venute a creare situazioni di sofferenza dei bambini. Se un tribunale dei minori non prevede queste eventualità , tanto vale che a stabilire l’affidamento dei bambini sia il tribunale ordinario, ci guadagneremmo almeno nei tempi, visto che quest’ultimo è più celere.Non stiamo parlando di interruttori malfunzionanti o di serrature difettose, discutiamo di bambini. Quando si tratta di minori le precauzioni e le responsabilità non possono e non devono mai essere considerate eccessive o di non competenza delle istituzioni che giocano allo scarica barile. Chi tutela i bambini dagli errori del tribunale dei minori? Chi tutela i minori dalla debolezza psichica indotta del genitore non affidatario? Chi si prende carico del controllo della situazione minorile dopo la separazione dei genitori? Chi segue psicologicamente la famiglia prima che arrivi alla separazione? Urge un avvocato del bambino, un tutor o, almeno, un tribunale che esegua fino in fondo il proprio dovere, senza porsi dei limiti di responsabilità . Se questo non è possibile che venga abolito e che sia un tribunale ordinario a gestire l’affidamento. Quale governo, quale colore politico si occuperà di istituire una o più figure incaricate al controllo del pre, del durante e del post affidamento dei minori?Queste figure altamente professionali andrebbero stipendiate, lo so, ma in Italia per i bambini si fa qualsiasi cosa. O no?Non limitiamoci a cercare il lupo mannaro della vicenda dei ragazzi di Gravina, e domandiamoci, piuttosto, dove riposassero gli assistenti sociali e le istituzioni quando ancora non splendeva la luna piena. Dov’erano gli assistenti sociali quando non si accorsero di quella mamma,sempre in Puglia, che, colta da follia, lasciava che sua figlia, di soli nove mesi, morisse per deperimento? Nemmeno l’aveva fatta vaccinare. Gli assistenti avevano bussato alla porta di casa, la donna non apriva quindi se ne andavano convinti che le loro responsabilità non andassero oltre al tentativo di visita.Sono troppi i lupi mannari.
    Voi cosa ne pensate?
    Cosmo de La Fuente
    http://familiafutura.blogspot.com/2007/06/...o-i-mostri.html
     
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  7. isaefrenk
     
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    Il gip accetta la richiesta della difesa del padre di Francesco e Salvatore
    L'uomo rientrato nella sua abitazione accolto dagli applausi di centinaia di persone
    Gravina, Pappalardi ai domiciliari
    "Non ha ucciso i due fratellini"
    Derubricata l'accusa da omicidio ad abbandono di minori seguito da morte
    "I ragazzini sfuggirono al padre che li inseguiva in auto per evitare punizioni"


    Filippo Pappalardi
    BARI - Arresti domiciliari per Filippo Pappalardi che nel pomeriggio ha lasciato il carcere di Velletri per tornare nella sua abitazione a Gravina in Puglia. Dove è stato accolto dagli applausi delle circa cinquecento persone che lo attenedevano sotto casa. Dopo il rinvio di ieri è questa la decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari Giulia Romanazzi sul padre di Ciccio e Tore, in carcere dal 27 novembre 2007 con l'accusa di aver ucciso i suoi due figli, trovati morti in una cisterna a Gravina in Puglia venti mesi dopo la loro scomparsa.

    Il gip ha derubricato l'accusa di omicidio nei confronti di Pappalardi e ha ordinato il trasferimento ai domiciliari per il solo reato di abbandono seguito da morte (articolo 591 comma 3 del codice penale). Il giudice considera cadute anche le altre due accuse di sequestro di persona e occultamento di cadavere mosse dalla Procura. E' stato il presidente della sezione gip del tribunale di Bari, Giovanni Leonardi, a comunicare la decisione del giudice Romanazzi, che poco prima aveva dichiarato: "Sono serena, non è stata una decisione facile".

    La nuova ipotesi di reato, scrive il gip nel provvedimento di 32 pagine, si basa sul fatto che fu Filippo Pappalardi ad avvistare per l'ultima volta Ciccio e Tore la sera della loro scomparsa. Ma "i bambini, verosimilmente, per sottrarsi alla consueta aggressività paterna e a una prevedibile consequenziale punizione, avrebbero istintivamente preferito la fuga".

    Pappalardi, prosegue il giudice, avrebbe inseguito i figli a bordo della sua auto, ma li avrebbe "definitivamente persi di vista in zona via Ianora, cioè proprio lungo quella strada che insistentemente, ma tardivamente, il Pappalardi ha invocato, attribuendo l'avvistamento non a se stesso ma ad altre persone". Il padre credeva che la fuga di Ciccio e Tore fosse attribuibile a "una temporanea ragazzata" quindi "è plausibile" che l'uomo abbia cercato i figli "soprattutto nella zona vicina a via Ianora" in cui erano fuggiti dopo averlo visto.

    "Non valeva la pena 'per una bravata da ragazzini' mettere a repentaglio la propria reputazione di 'buon padre di famiglia' e rischiare la perdita dell'agognata potestà genitoriale in via esclusiva", sostiene ancora il gip. Per questo, Pappalardi quella sera tardò nel dare l'allarme alla polizia dopo la scomparsa di Ciccio e Tore e successivamente fornì dichiarazioni false agli investigatori.

    L'articolo 591 del Codice penale citato dal gip si occupa di "abbandono di persone minori o incapaci" e riguarda "chiunque abbandona una persona minore di anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia, o per altra causa, di provvedere a se stessa, e della quale abbia la custodia o debba avere la cura". Al comma 3 dello stesso articolo, il Codice penale prevede la pena della reclusione da uno a sei anni "se dal fatto deriva una lesione personale", e da tre a otto anni "se ne deriva la morte". "Le pene sono aumentate se il fatto è commesso dal genitore, dal figlio, dal tutore o dal coniuge, ovvero dall'adottante o dall'adottato".

    La decisione del gip arriva cinque giorni dopo l'interrogatorio in cui ha ribadito con forza fino alle lacrime la propria innocenza. Quando ha saputo della scarcerazione, Pappalardi "ha solo ripreso a piangere" ha raccontato il suo legale Angela Aliani. A trovarlo "emozionato" è stato anche il direttore del carcere di Velletri, Giuseppe Makovech, che ha sottolineato come Pappalardi abbia reagito "in maniera composta".

    Ora Pappalardi dovrà restare nella sua casa a Gravina. Per disposizione del giudice non potrà allontanarsi senza autorizzazione, né avere contatti telefonici e visivi con persone che non siano "familiari, conviventi, sanitari e difensori". Per l'esecuzione del provvedimento e i controlli sulla detenzione e sui divieti imposti viene delegata "la stazione dei carabinieri territorialmente competente".

    (11 marzo 2008)

    http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/c...isione-gip.html
     
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6 replies since 26/2/2008, 15:25   2518 views
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