Dentifrici per bambini: Altroconsumo svela segreti e bugie

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    Dentifrici per bambini: Altroconsumo svela segreti e bugie
    A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
    08/11/2007 10.38.00



    Più che dentifrici sembrano caramelle. Sono troppi infatti gli edulcoranti, i coloranti e i conservanti nella maggior parte dei dentifrici per bambini: la denuncia arriva dall'associazione per la difesa dei diritti dei consumatori Altrconsumo. Ancora troppo poche le informazioni utili in etichetta a partire dall’età di utilizzo (che varia in funzione del contenuto di fluoro) e sulle modalità di una corretta igiene orale.

    Spiegano i ricercatori di Altroconsumo: "Il nostro viaggio tra i dentifrici per i più piccoli ci ha portato in un mondo popolato dai personaggi dei cartoni animati o dei fumetti (da Garfield a Bugs Bunny), molto orientato a sedurre i bambini e poco alla salute dei loro denti. Infatti, dietro a un packaging attraente ci sono formulazioni poco adatte: per esempio c’è il pericolo che il gusto troppo dolce scelto dalla maggior parte dei produttori induca il bambino a mangiarsi i dentifrici che sanno di caramella, fragola...). Il rischio è un eccessivo apporto di fluoro e l’assunzione di dolcificanti che possono provocare problemi gastrointestinali. Il dentifricio ideale dovrebbe essere semplicemente piacevole: la differenza tra lavarsi i denti e mangiare qualcosa di buono deve essere chiara".

    Solo 13 dentifrici su 25 analizzati sono stati promossi per le informazioni presenti in etichetta. Secondo la classificazione dei dentifrici per bambini, per i piccoli di età inferiore ai sei anni non devono contenere più di 500 ppm (parti per milione) di fluoro, mentre per i bambini più grandi il limite è lo stesso degli adulti (1500 ppm). Se consideriamo che si tratta di un prodotto che può essere ingerito dai bambini, un buon dentifricio deve avere una formulazione semplice: pochi ingredienti, solo quelli necessari (al massimo una decina), un solo conservante (meglio se approvato per uso alimentare), nessun colorante (sono inutili ai fini dell’igiene e servono solo ad attrarre i bambini) e al massimo un edulcorante perché abbia un sapore gradevole. Purtroppo il mercato offre per lo più prodotti molto ricchi di coloranti ed edulcoranti (la legge vieta lo zucchero che favorisce l’insorgere della carie, ma consente i dolcificanti) in una corsa al prodotto più attraente per i più piccoli che sono spinti a confondere il dentifricio con una caramella. Per questo, la maggior parte dei dentifrici analizzati è bocciata sul fronte degli ingredienti.

    Lavarsi i denti è un gesto che deve entrare a far parte delle abitudini quotidiane fin da piccoli. Con le tappe giuste.

    - Fino a un anno. Niente spazzolino, né dentifricio. Basta strofinare delicatamente con garza umida o con gli appositi ditalini di gomma sulle gengive e sui denti.

    - Da uno a tre anni. Sì allo spazzolino, no al dentifricio. Il bambino deve iniziare a prendere confidenza con lo spazzolino, ma saranno sempre mamma e papà a pulire i denti. Niente dentifricio, quindi, fino a tre anni perché il bambino non è ancora in grado di controllare la deglutizione e ne ingerisce una quantità troppo alta (il 65 per cento secondo alcuni studi).

    - Dopo i 3/4 anni. Sotto l’occhio vigile dei genitori, il bambino può iniziare a lavarsi i denti da solo con spazzolino e dentifricio. Quest’ultimo deve avere un contenuto di fluoro non superiore a 500 ppm (controllate in etichetta). Una quantità che garantisce il giusto apporto di fluoro per proteggere i denti, ma è abbastanza bassa per evitare la fluorosi (degenerazione dello smalto dei denti, demineralizzazione e macchie).

    - Dai 6 anni in poi. Il bambino si lava i denti da solo e senza limiti di fluoro. Infatti, può usare un dentifricio per adulti, anche perché la quantità ingerita involontariamente scende al 30 per cento grazie ai riflessi di deglutizione che sono già sviluppati.

    - Quanto dentifricio e quale spazzolino? Basta poco dentifricio, la quantità necessaria a “sporcare” lo spazzolino. Infatti, la pulizia è data dal movimento meccanico dello spazzolino, che deve essere piccolo e con setole morbide. Sostituitelo appena le setole si rovinano. Attenzione agli spazzolini con pupazzetti e simili che hanno impugnature non adeguate e sono spesso troppo grandi, rendendo difficile la pulizia dei denti. Lavate i denti sempre partendo dalla gengiva fino al dente.

    - Attenzione agli zuccheri. Caramelle, merendine, bibite gassate... sono da evitare il più possibile soprattutto nell’intervallo tra un pasto e l’altro: la carie infatti va a nozze. Non è la quantità ma la frequenza che fa il danno peggiore. Se si bevono spesso bibite dolci, lavarsi bene i denti non basta. Meglio non spazzolarli dopo aver bevuto bevande come cole e aranciate, che sono particolarmente acide, perché si peggiora la situazione: lo smalto è più fragile e verrebbe traumatizzato dallo spazzolino. Meglio sciacquare la bocca con un bicchiere d’acqua per aiutare l’effetto detergente della saliva e diluire i residui. Non date al bambino il biberon con la camomilla o una tisana zuccherata prima di andare a letto: durante il sonno la salivazione è ridotta al minimo e gli zuccheri si depositano sui denti a tutto vantaggio della carie.

    http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=20479&c=15&s=1
     
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