In Olanda con la 500

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  1. isaefrenk
     
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    In Olanda con la 500
    Tutto è cominciato veramente il giorno in cui Lucio è andato dal papà di Mogol, Mariano Rapetti, che era il direttore della casa discografica Ricordi. Rapetti l'ha ascoltato, ma in un primo momento l'ha congedato. Poi deve averci ripensato, perché l'ha fatto richiamare subito. In seguito, l'ha aiutato anche Cristina (Christine Leroux, discografica francese, la prima produttrice di Battisti; ndr) e naturalmente Mogol. Con mia moglie Dea andavamo dappertutto a trovare Lucio, che era sempre in giro a suonare, nei posti più diversi e anche lontani. Mia moglie è arrivata pure in Olanda con la 500. Una volta, Lucio suonava con Roby Matano in un locale di Firenze, il «Pozzo di Beatrice». Mia moglie quella notte non aveva dormito, aveva come un presentimento. La mattina si è alzata, ha preso la 500 ed è andata a Firenze. Ha trovato Lucio con la febbre a 40 e l'ha curato. Lucio stava molto in contatto con la mamma, le scriveva perlomeno tre volte la settimana. Anche quando si è trasferito a Milano siamo stati spesso da lui.
    A Milano, i primi tempi, Lucio viveva in un appartamento in affitto. Quelli che lavoravano con lui si ritrovavano sempre tutti lì, perché Lucio era amico di tutti e gli piaceva aver gente in casa. I Dik Dik gli erano molto vicini. E anche la Formula 3. Mi dicono che gli piacevano le barzellette, che era allegro, che teneva la conversazione... Queste cose me le ha raccontate Mogol, e nonostante gli anni che passano con Mogol sono rimasto sempre in contatto.
     
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0 replies since 28/9/2008, 06:35   79 views
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