IL VIAGGIO

Pietro Cimatti

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  1. isaefrenk
     
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    1988

    vince il premio "Lerici Pea"



    Il treno era gremito, ma ero solo.

    All'improvviso un varco, in quel nebbione.

    E fu silenzio. Il treno era sparito.

    Tutto si spense.

    Ero leggero, in volo,

    senz'ali, senza più corpo (e ora come

    farò a tornare?). Ma non ero solo.

    Mi accorrevano i volti della vita

    tutti incontro: non ombre su un telone,

    veri!

    E rividi i luoghi della mia

    storia, vertiginosamente piena.

    E seppi solo quando fu finita

    perché avevo vissuto. E una serena

    disperazione, l'ultima poesia

    scrisse fine al romanzo di una vita

    non più mia.

    E vidi che la galleria

    degli addii si schiariva. C'era un fioco

    lume, là in fondo, che guidava il volo.

    C'era, oltre il gorgo del ritorno, un fuoco

    che mi attirava. Ed ero ancora solo

    (era il mio primo giorno).

    Era finita

    una vita e già l'altra si annunciava

    piena di incanti.

    E vidi corpi umani,

    ma trasparenti, come il mio, leggeri:

    mi volavano incontro, con le mani

    colme di luce, e ognuno mi abbracciava.

    Vidi i loro pensieri, fui guardato

    fino in fondo. Sapevano di me:

    ero l'atteso, il tanto amato.

    Allora,
    con mente nuova, intesi: quanto amore

    avevo dato era lì, tutto intorno;

    chi non avevo amato mi aspettava

    (era il mio primo giorno) e mi inondava

    di calore.

    E quel fuoco, acceso al fondo

    del tunnel, era amore, alimentato

    di se stesso, che ognuno alimentava.

    Pensai al treno gremito della vita

    con un attimo, un poco di rimpianto:

    fu come un gioco, la fiamma smarrita

    scemò, ma per un attimo soltanto.

    Mille mani versarono nel fuoco

    nuovo amore, per me.

    Nella fiammata

    gettai tutto il passato, il vecchio cuore,

    il sole tanto amato, i desideri

    e le paure:

    io mi gettai nel fuoco.

    Vidi i loro pensieri, nel chiarore

    dei loro volti d'oro: solo amore

    c’era, per me.

    Li strinsi. E poco a poco

    ardemmo insieme in un solo falò.

    Ero arrivato. Il treno si fermò.

    http://www.fondazionemarinopiazzolla.it/s/...ioPietroCim.htm
     
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