Ultrabook, phablet e gli altri a Las Vegas la sfida degli ibridi

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    Portatili sempre più sottili, smartphone che assomigliano a tablet, tavolette potenti e competitive. Il mercato dell'elettronica di consumo, in scena al Consumer electronic show, è sempre più frammentato e, per il consumatore medio, confuso. Ecco le prospettive per i prossimi anni

    ALESSIO SGHERZA

    (repubblica.it) LAS VEGAS - E' un'invasione di ibridi. Quando si parla di portatili e tablet e smartphone, al Consumer electronic show di Las Vegas c'è solo una cosa inevitabile per un consumatore medio: la confusione. Servirebbe una mappa solo per venire a capo di produttori, processori e dimensioni. Ma da quest'anno si intensifica anche il problema di imparare i nuovi 'nomi' dei diversi tipi di apparecchi.

    Una volta era tutto più facile: c'erano i pc desktop e i portatili. Poi, tra questi ultimi, si è iniziato a distinguere tra notebook (o laptop, se preferite) e netbook (più piccoli e meno potenti). A quel punto i telefonini sono diventati smartphone. Poco dopo Apple ha lanciato l'iPad, che è un tablet. Poi gli smartphone sono cresciuti in dimensioni, fino al lancio del Samsung Note, che ora viene chiamato phablet (a metà tra phone e tablet).

    Mentre succedeva questo, i notebook diventano sempre più fini e leggeri (il primo è stato il MacBook Air), e la Intel ha deciso di registrare il nome Ultrabook per questi apparecchi. Ma quel nome lo può usare solo Intel, e allora ci sono dei portatili che di fatto sono ultrabook ma non si possono chiamare così. E poi ci sono i convertibili, portatili che ribaltando lo schermo diventano tavolette. E ancora ci sono i tablet con dock per la tastiera, che diventano portatili piccoli come netbook. Il tutto in dimensioni che vanno dai 4 ai 17 pollici, senza soluzione di continuità.

    Il mercato quindi si sta frammentando sempre di più, e nuovi device vanno a riempire gli spazi vuoti in questo complesso universo di orbite intrecciate. Certo, l'ampia gamma di scelta vuol dire anche maggiori possibilità, ma in molti casi per un'utenza media le differenze non sono affatto nette.

    Così le tasche e gli zaini si continuano a riempire di oggetti che fanno spesso le stesse cose, tanto che viene da chiedersi se prima o poi una tipologia cannibalizzerà il mercato delle altre, in un grandioso esempio di selezione naturale applicata alla tecnologia.

    Tra gli addetti ai lavori, la risposta a questa domanda è, in sintesi e quasi all'unanimità, una sola: non succederà mai. "La Lamborghini e la Corolla - sintetizza Jen-Hsun Huang, ceo di Nvidia - sono auto diverse, nate per fare cose diverse". E così ogni apparecchio avrà un'utenza specifica. Stessa risposta da Fabio Capocchi, di Asus Italia: "I netbook non hanno cannibalizzato il mercato, noi crediamo nemmeno gli ultrabook lo faranno. Ogni nuovo prodotto, anche se ovviamente erode le vendite di prodotti simili, crea un nuovo segmento. Si aggiunge, non sostituisce. E lo stesso varrà per tablet e ultrabook e per gli ibridi". Ma poi aggiunge: "Almeno nell'immediato futuro". E da un punto di vista economico, questo vuol dire che ancora per qualche anno questi prodotti si venderanno, quindi vale la pena produrli.

    "La convergenza tra device simili - approfondisce Ujesh Desai, sempre di Nvidia - ci sarà, ma solo nei prodotti nella fascia bassa del mercato. Molto più probabilmente si arriverà all'utilizzo integrato dei vari apparecchi connessi tra loro, sfruttandone le specificità: utilizzeremo il nostro pc di casa, più potente, attraverso il tablet, maneggevole, seduti sul divano e usando la televisione ad alta definizione come monitor". Altro che semplificazione: vivremo in una scatola cinese di connessioni.

    La maggior parte dei produttori negli stand della fiera sono convinti che i laptop e i tablet convivranno ancora a lungo. "E' tutta questione di percezione - spiega Julius Turk, dell'Ace, un piccolo produttore dell'Illinois - e di necessità. Ad esempio il mercato della sanità vuole sentire parlare solo di tablet". E con i tablet non si può lavorare, ripetono quasi tutti. Anche se questo, con l'arrivo di Windows 8 in parte potrebbe cambiare. "Sì - ammette Turk - Windows 8 sarà una svolta".

    A Las Vegas si è vista la nuova generazione di pc ultraleggeri, che in alcuni casi hanno un peso e un ingombro simile a un tablet, ma con una tastiera completa. Si sono visti nuovi modelli convertibili, che possono funzionare sia come tavoletta touchscreen che come classico laptop. Si sono visti prototipi che mettono insieme schermi tattili e comandi gestuali e vocali.

    Una volta che tutti questi elementi saranno presenti in un solo apparecchio, uccideranno ogni tipo di mercato? No, forse non basterà nemmeno questo. "Se davvero i portatili convertibili saranno sempre più sottili e simili ai tablet, semplicemente i prezzi saranno diversi", dice Scott Ykeda, general menager di Fujitsu a New York.

    Una tavoletta, che oggi è un prodotto di prima fascia, diventerà economico. Se quindi possiamo scordarci le scelte nette tra un apparecchio e l'altro, almeno potremo giocare a Angry Birds senza spendere mezzo stipendio. E aspettare che qualcuno riesca nella rivoluzione, di cui forse già si vede qualche bagliore.
    www.luigiboschi.it/node/42101
     
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