UNIVERSO
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ALIMENTI. La riduzione del sale aggiunto negli alimenti è, da anni, l’obiettivo dell’associazione internazionale denominata WASH (World Action on Salt and Health) alla quale aderiscono oltre 300 scienziati ed esperti anche italiani. Tutto parte dalla crescente condivisione a livello delle istituzioni sanitarie del severo giudizio sui rischi connessi all’abuso di sale: ipertensione, rischio di infarto del miocardio ed ictus cerebrale, ma anche maggiori probabilità di contrarre malattie come il cancro dello stomaco, l’osteoporosi, la calcolosi e l’insufficienza renale. Il problema concreto resta l’acquisizione della piena consapevolezza di questi rischi da parte dell’intera popolazione e la messa in opera delle molte misure possibili per diminuire il consumo eccessivo di sale fin dall’età infantile, promuovendo al tempo stesso la preferenza per il sale iodato per la protezione dal gozzo e da altre disfunzioni tiroidee.
IL CONSUMO DI SALE IN ITALIA
In Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10-15 grammi giornalieri. Questo apporto è da 2 a 3 volte superiore a quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO): 5-6 grammi al giorno nell’adulto. Un cucchiaino corrisponde a 6 grammi di sale
I BENEFICI DELLA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SALE
La riduzione progressiva del consumo di sale ha un effetto positivo sulla salute:
Abbassa la pressione arteriosa
Migliora la funzionalità del cuore, dei vasi e del rene
Aumenta la resistenza delle ossa
MA QUALI SONO LE FONTI PRINCIPALI
Un 15% lo troviamo naturalmente presente negli alimenti.
Un 50% viene aggiunto durante i processi di conservazione o produzione industriale.
Il restante 35% viene aggiunto durante la preparazione domestica o a tavola.
Diversi alimenti, naturalmente poveri in sale, subiscono un trattamento tecnologico di trasformazione o conservazione che li rende molto salati: questo spiega come sia indispensabile il contributo dell’industria alimentare per pervenire ad un consumo di sale accettabile e compatibile con la salute.
E’ IMPORTANTE CONTROLLARE LE ETICHETTE
Esaminando l’etichetta possiamo comprendere quanto sale stiamo assumendo ogni giorno insieme alla nostra famiglia
ALTO SODIO superiore a 0.4 g/100g superiore a 1.0 g di sale
MEDIO SODIO da 0.1 a 0.4 g/100g pari a 0.25 – 1.0 g di sale
BASSO SODIO inferiore a 0.1 g/100g inferiore a 0.25 g di sale
1 grammo di SODIO = 2,5 grammi di sale 1
Alcuni esempi
ALIMENTI SOLITAMENTE RICCHI IN SALE DA CONSUMARE SALTUARIAMENTE:
salumi, formaggi , pizza, crackers, grissini, pane, patatine, salatini, pesce sotto sale o marinato, conserve vegetali, piatti industriali pronti, ketchup, senape, maionese, olive, capperi, margarina, dado per brodo
ALIMENTI MENO RICCHI DI SALE DA CONSUMARE ABITUALMENTE:
uova, carni fresche, pesce fresco, frutta fresca, spremuta/succo, verdura fresca, legumi freschi e secchi, pasta, riso, latte, yogurt, mozzarella, ricotta, olio. www.mazaraonline.it/?p=49505
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