Meno sale e più salute a tavola

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    UNIVERSO

    Group
    Administrator
    Posts
    4,360

    Status
    Offline
    ALIMENTI. La riduzione del sale aggiunto negli alimenti è, da anni, l’obiettivo dell’associazione internazionale denominata WASH (World Action on Salt and Health) alla quale aderiscono oltre
    300 scienziati ed esperti anche italiani.
    Tutto parte dalla crescente condivisione a livello delle istituzioni sanitarie del severo giudizio sui rischi connessi all’abuso di sale: ipertensione, rischio di infarto del miocardio ed ictus cerebrale, ma anche maggiori probabilità di contrarre malattie come il cancro dello stomaco, l’osteoporosi, la calcolosi e l’insufficienza renale.
    Il problema concreto resta l’acquisizione della piena consapevolezza di questi rischi da parte dell’intera popolazione e la messa in opera delle molte misure possibili per diminuire il consumo eccessivo di sale fin dall’età infantile, promuovendo al tempo stesso la preferenza per il sale iodato per la protezione dal gozzo e da altre disfunzioni tiroidee.

    IL CONSUMO DI SALE IN ITALIA

    In Italia il consumo medio di sale pro-capite è stimato pari a circa 10-15 grammi giornalieri.
    Questo apporto è da 2 a 3 volte superiore a quanto suggerito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO): 5-6 grammi al giorno nell’adulto.
    Un cucchiaino corrisponde a 6 grammi di sale

    I BENEFICI DELLA RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SALE

    La riduzione progressiva del consumo di sale ha un effetto positivo sulla salute:

    Abbassa la pressione arteriosa

    Migliora la funzionalità del cuore, dei vasi e del rene

    Aumenta la resistenza delle ossa

    MA QUALI SONO LE FONTI PRINCIPALI

    Un 15% lo troviamo naturalmente presente negli alimenti.

    Un 50% viene aggiunto durante i processi di conservazione o produzione industriale.

    Il restante 35% viene aggiunto durante la preparazione domestica o a tavola.

    Diversi alimenti, naturalmente poveri in sale, subiscono un trattamento tecnologico di trasformazione o conservazione che li rende molto salati: questo spiega come sia indispensabile il contributo dell’industria alimentare per pervenire ad un consumo di sale accettabile e compatibile con la salute.

    E’ IMPORTANTE CONTROLLARE LE ETICHETTE

    Esaminando l’etichetta possiamo comprendere quanto sale stiamo assumendo ogni giorno insieme alla nostra famiglia

    ALTO SODIO superiore a 0.4 g/100g
    superiore a 1.0 g di sale

    MEDIO SODIO da 0.1 a 0.4 g/100g
    pari a 0.25 – 1.0 g di sale

    BASSO SODIO inferiore a 0.1 g/100g
    inferiore a 0.25 g di sale

    1 grammo di SODIO = 2,5 grammi di sale 1



    Alcuni esempi

    ALIMENTI SOLITAMENTE RICCHI IN SALE DA CONSUMARE SALTUARIAMENTE:

    salumi, formaggi , pizza, crackers, grissini, pane, patatine, salatini, pesce sotto sale o marinato, conserve vegetali, piatti industriali pronti, ketchup, senape, maionese, olive, capperi, margarina, dado per brodo

    ALIMENTI MENO RICCHI DI SALE DA CONSUMARE ABITUALMENTE:

    uova, carni fresche, pesce fresco, frutta fresca, spremuta/succo, verdura fresca, legumi freschi e secchi, pasta, riso, latte, yogurt, mozzarella, ricotta, olio.
    www.mazaraonline.it/?p=49505
     
    .
0 replies since 23/4/2013, 14:07   40 views
  Share  
.