Intolleranze/Lattosio-Alimenti completamente privi di lattosio

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    UNIVERSO

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    Noi veg non abbiamo il problema del lattosio ma in tanti che hanno iniziato il percorso di cambiamento e che si trovano ancora al primo step mi chiedono notizie in quanto affetti da intolleranza al lattosio oppure celiaci.

    Oggi parliamo di lattosio.

    Riassumo delle tabelle cosi da avere presente il problema ed evitarlo.

    Ricordo che sempre qui sul mio blog scorrendo l’archivio troverete i formaggi senza lattosio e senza caglio animale.

    Alimenti completamente privi di lattosio
    Aceto balsamico
    Aceto di mele
    Aglio in polvere
    Albicocche
    Amarene
    Ananas
    Anona
    Asparagi
    Avocado
    Banane
    Basilico
    Birra
    Bocconcini di pollo
    Broccoletti di rapa
    Broccoli
    Burro d’arachidi
    Caffe moka in tazza
    Cannella
    Carciofi
    Carne di alce
    Carne di caribù
    Carne di coregone
    Carne di manzo
    Carne di pollo
    Carne di tacchino
    Carote
    Carote
    Cavoletti di bruxelles
    Cavolfiore
    Cavolo cappuccio
    Cavolo cappuccio
    Cereali
    Cetrioli
    Chiodi di garofano
    Chips di mais
    Ciliege
    Cipolla in polvere
    Cipolle
    Cocomero
    Cosciotti di pollo
    Cracker a basso contenuto di grassi
    Crackers salati
    Crostata
    Curcuma
    Curry in polvere
    Datteri
    Datteri secchi
    Fagioli borlotti, bolliti
    Fagioli cannellini
    Fagioli cannellini, lessi
    Fagioli precotti in scatola
    Fagiolini
    Fagiolini surgelati
    Farina di segale
    Fichi secchi
    Fiocchi d’avena
    Fragole
    Funghi coltivati
    Granelli di mais
    Kamut crudo
    Kiwi
    Lamponi
    Lamponi selvatici
    Lattuga
    Lattuga a cappuccio
    Lattuga iceberg
    Lattuga rossa
    Lenticchie
    Mais bianco dolce
    Mandarini senza buccia
    Mandorle
    Mandorle secche
    Mele
    Melone
    Mirtilli
    More
    Nettare di guanabana
    Nettare di guava
    Nettare di mango
    Nettare di tamarindo
    Nocciole
    Nocciole secche
    Noci di macadamia
    Noci fresche
    Noci pecan
    Noci secche
    Origano
    Pane grattuggiato
    Pangrattato
    Paprika
    Passata di pomodoro in barattolo
    Pasta di semola
    Pasticcio di carne e verdure, surgelato
    Patata dolce americana
    Patate
    Patate fritte
    Patate novelle
    Patate rosse
    Patatine fritte
    Peperoncino in polvere
    Peperoni
    Pesche
    Pesche noci
    Pinoli secchi
    Piselli
    Pistacchi
    Polpa di mela
    Pomodori
    Pomodori rossi
    Pomodoro in barattolo
    Pompelmo
    Pop corn
    Prezzemolo secco
    Prugne
    Prugne secche
    Prugne selvatiche
    Radicchio verde
    Ravanelli
    Riso
    Salmone rosso affumicato
    Salsicce di maiale
    Sardine
    Sedano
    Segale
    Semi di papavero
    Semi di senape
    Semi di zucca
    Sfogliatelle di patate
    Spaghetti cotti
    Spaghetti crudi
    Spinaci
    Spinaci
    Succo di ananas
    Succo di arancia
    Succo di lime
    Succo di mela
    Succo di melagrana
    Succo di uva
    Uova di coregone
    Uva
    Uva secca
    Zenzero macinato
    Zucchero (saccarosio)
    Zucchero a velo
    Zucchero di canna
    Zucchine
    Zucchine indiane
    Zuppa di miso


    In caso di severa intolleranza verso questo zucchero tipico del latte, il consumo esclusivo di alimenti senza lattosio appare una scelta obbligata.L’impossibilità di digerire il lattosio è dovuta alla carenza di lattasi, enzimi prodotti dalla mucosa del tenue in grado di scomporlo nei due monomeri che lo costituiscono: glucosio e galattosio. A causa di tale carenza, quando il soggetto intollerante assume quantità significative di alimenti contenenti lattosio, la quota di zucchero sfuggita alla digestione richiama liquidi nell’intestino per effetto osmotico (diarrea), e genera gas per intervento fermentativo della flora batterica locale.Il lattosio è il principale zucchero presente nel latte; di conseguenza, lo ritroviamo in concentrazioni variabili in tutti gli alimenti da esso derivati o che lo contengono come ingrediente. Le concentrazioni maggiori di lattosio si registrano nel latte, nello yogurt e nei latti fermentati, nei gelati, nei formaggi molli e nel burro.

    Contenuto in lattosio di vari alimenti
    Alimento Lattosio 100 g di alimento
    latte vaccino in polvere (intero) 35,1
    latte vaccino in polvere (magro) 50,5
    latte materno 6,5-7,0
    latte di asina 6.2
    formaggini 6,0
    kefir 5,0**
    latte di bufala 4,9
    latte vaccino intero 4,8
    latte vaccino parzialmente scremato 4,9
    latte vaccino magro 4,9
    latte di pecora 4,5
    latte di capra 4,2
    ricotta fresca vaccina 4,0
    panna 3,0 -4
    ricotta romana di pecora 3,2
    yogurt da latte intero 3,2**
    yogurt da latte magro 3,3**
    crema bel paese 3,2
    fiocchi di latte magro (cottage) 2,6-3
    pane al latte 1,8
    edam fresco o stagionato 1,0
    mozzarella 0,1-1,1
    emmentaler e formaggi a pasta dura 0,1
    parmigiano reggiano, grana padano e formaggi a pasta extra dura 0,0
    ** Il lattosio contenuto nei prodotti di latte acido è generalmente ben tollerato

    Normalmente, il soggetto intollerante al lattosio sopporta il consumo di formaggi a pasta dura, perché particolarmente poveri di questo zucchero rispetto a quelli freschi ed ai latticini. Anche lo yogurt è tollerato da alcuni individui, dato che il lattosio in esso contenuto viene predigerito dai batteri; inoltre, gli stessi lattobacilli - in particolare alcuni ceppi probiotici contenuti in vari prodotti a base di latte fermentato (Lactobacillus Acidophilus, Lactobacillus Casei, sp. rhamnosum, Lactobacillus johnsonii) – si sono dimostrati utili nel migliorare l’intolleranza al lattosio.

    La tolleranza al lattosio è variabile e dipende da ciascun individuo.
    La gravità dell’intolleranza al lattosio è proporzionale al deficit di lattasi. Si tratta quindi di un concetto relativo, poiché diversa è la quantità di lattosio tollerata dalla popolazione; per chiarire il concetto con un esempio pratico, se una persona tollera senza alcun problema una tazza di latte al giorno, può comunque lamentare i fastidiosi sintomi dell’intolleranza al lattosio quando ne consuma un litro tutto d’un fiato. Similmente, alcune persone intolleranti al lattosio sopportano bene lo yogurt, alcune tollerano i formaggi a pasta dura, mentre altre si vedono costrette ad eliminare anche le più piccole fonti di lattosio. A quest’ultima categoria appartengono i soggetti affetti da intolleranza al lattosio primaria, dovuta ad un difetto congenito di lattasi e per questo presente sin dalla nascita.

    Gli individui fortemente intolleranti al lattosio devono prestare particolare attenzione anche alle fonti alimentari per così dire “nascoste”. Questo zucchero viene infatti addizionato come eccipiente a farmaci ed integratori vari, e si ritrova – seppur in piccole quantità – in diversi prodotti alimentari. Tra questi ultimi ricordiamo:

    pane ed altri prodotti da forno
    cereali trasformati, come i corn flakes per la prima colazione
    Patate precotte, minestre, bevande per prima colazione
    Margarina
    Carne e salumi
    Condimenti per insalate
    Caramelle, merendine ed altri snack, gelati, cioccolato, preparati per cioccolata calda
    Preparati per frittelle, biscotti e dolci
    Carne tritata
    Il latte di soia non contiene lattosio; tuttavia, per la presenza di altri zuccheri tipici dei legumi (ad esempio lo stachiosio) può sporadicamente riprodurre i sintomi di una intolleranza al lattosio.
    Per difendersi dalle fonti “nascoste” di lattosio, è importante leggere attentamente la composizione degli alimenti stampata sulle etichette dei prodotti. Nella lista degli ingredienti, in particolare, bisogna appurare l’assenza di latte e lattosio, di siero, caglio e sottoprodotti del latte (l’acido lattico non è ottenuto dal latte ed è quindi idoneo al consumo). Pertanto, se uno di questi ingredienti appare in etichetta significa che il prodotto contiene lattosio e per questo potrebbe risultare controindicato. Il condizionale è ovviamente d’obbligo, proprio perché la tolleranza al lattosio è variabile e dipende da ciascun individuo. Quel che appare certo è che i derivati del latte, ma anche i vari prodotti alimentari contenenti lattosio, sono fonti importanti di nutrienti. Per questo motivo, un consiglio importante è quello di individuare – mediante prove ed errori – la quantità di lattosio tollerabile, evitando di assumere a priori soltanto gli alimenti senza lattosio.

    Se l’individuo intollerante vuole consumare occasionalmente alimenti ricchi di lattosio, può assumere nello stesso pasto preparati enzimatici a base di lattasi, come palliativo.

    Per quanto concerne il calcio, allo scopo di prevenire eventuali carenze, si può assumere il latte delattosato (solo se ben tollerato) ed aumentare il consumo di vegetali ricchi in calcio biodisponibile (ad esempio legumi, cime di rapa, cavoli e broccoli). Anche il pesce e le noci sono ottime fonti di calcio.
    http://vegetarianmode.wordpress.com/2013/03/10/intolleranze/
     
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