UNIVERSO
- Group
- Administrator
- Posts
- 4,360
- Status
- Offline
|
|
Pubblichiamo un’articolo molto interessante che ci aiuta a capire i benefici che derivano dall’ assunzione dell’ olio di canapa.
Su questo argomento è stata intervistata Antonella Chiechi, medico chirurgo, specialista in endocrinologia e malattie del ricambio. Potete trovare l’articolo su Aam Terranuova (n.262 di giugno 2011).
“Dottoressa Chiechi, ci spiega innanzitutto quali sono i principali benefici legati al consumo di olio di canapa?
Una dieta ricca di acidi grassi insaturi migliora il metabolismo del colesterolo nel sangue, abbassando in particolare il colesterolo “cattivo” LDL e mantenendo il livelli desiderati di HDL. Questo effetto deriva in particolar modo dall’acido oleico, elemento principale dell’olio d’oliva, e dagli acidi grassi omega-3 e omega-6. L’acido linoleico omega-6 e l’acido alfa-linolenico omega-3 sono acidi grassi essenziali, il corpo di fatto non riesce a sintetizzarli da altre molecole. Questi acidi devono essere necessariamente presenti nella nostra dieta in quantità sufficiente per non sviluppare sintomi di carenza. Globalmente gli acidi grassi polinsaturi omega-6 e omega-3 dovrebbero essere assunti in una proporzione ideale di 3:1 fino 5:1. Il seme di canapa presenta una frazione grassa (34-35%) di ottima qualità e di composizione equilibrata, costituita per il 70-75% da una miscela di acidi grassi polinsaturi quali omega-6, omega-3 e l’acido gammalinolenico, insostituibile nel processo di sintesi delle prostaglandine, sostanze che regolano l’attività di numerose ghiandole, dei muscoli e dei ricettori nervosi. L’alto valore dell’olio di canapa risiede nel suo fornirci entrambi gli EFA (acidi grassi essenziali) in una proporzione benefica per l’uomo (3:1). Spesso alcuni alimenti sono ricchi di principi nutritivi, ma la biodisponibilità risulta poi ridotta. Cosa dire della canapa a questo proposito? La maggior parte degli oli vegetali non contiene il rapporto ottimale di omega-6/omega-3 (3:1), e tende a promuovere l’accumulo di prodotti intermedi che ostacolano il metabolismo degli acidi grassi. L’olio di semi di canapa, al contrario, è correttamente equilibrato e non promuove accumulo di prodotti metabolici. Considerevole anche la dotazione di vitamine A, E (antiossidanti naturali), PP, C e del gruppo B oltre che di carboidrati e aminoacidi.
Com’è meglio consumare l’olio di canapa? Sempre e solo a crudo? Si può anche scaldare senza perderne le qualità? L’olio di canapa ha un odore e un sapore gradevole e può essere utilizzato, sempre a freddo, come condimento per l’insalata, la pasta, il pesce, oppure essere introdotto nell’uso quotidiano al posto degli altri oli di semi. Come per tutti gli oli vegetali, è importante la qualità dei semi, meglio se biologici; la spremitura a freddo; la conservazione in ambiente fresco e al buoi per evitare l’ossidazione e l’irrancidimento, inconvenienti che che possono essere evitati con l’uso di contenitori di vetro scuro e mantenendo la bottiglia in luogo fresco, o nel frigo dopo l’apertura. Quali sono le dosi raccomandate? L’individuo sano deve assumere preventivamente 10-15ml (circa 2 cucchiai) d’olio di canapa al giorno, per tutto l’anno, con eccezione dei mesi più caldi. Questa dose minima può essere aumentata nel momento del bisogno. http://trame.bottegadellacanapa.it/bdc/lol...anapa-come-cura
|
|