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Con la conclusione dell’anno scolastico, molti genitori si trovano a dover fare i conti con i fallimenti scolastici dei propri figli, focalizzando spesso la loro attenzione più sui voti e sul risultano finale, che non sulle loro specifiche difficoltà sottostanti e sui possibili motivi legati alla loro mancanza d’interesse e di impegno nello studio.
All’origine dell’insuccesso scolastico del bambino, così come in quello del ragazzo e dell’adolescente, una volta esclusa la presenza di difficoltà d’apprendimento o di disabilità specifiche, spesso è possibile rintracciare un disagio psicologico, del quale essi stessi non sembrano esserne consapevoli e coscienti e che tentano di esprimere andando male a scuola, proprio come segno di protesta o anche come richiesta di aiuto.
Quali sono le possibili cause dell’insuccesso scolastico del bambino?
Tra di esse è possibile rintracciare una sua insicurezza, che egli può manifestare attraverso il timore ed il rifiuto del confronto con gli insegnanti e con i compagni; altre volte è possibile individuare una sua forte rabbia e ostilità nei confronti dei genitori, così come anche per il contesto scolastico al quale appartiene, che egli può percepire come troppo severo e scarsamente sintonico ed accogliente. Anche i possibili eventi contingenti presenti nel sistema familiare del bambino, come la grave malattia di uno dei suoi membri, il conflitto e la separazione tra i suoi genitori, o la nascita di un fratellino, possono essere all’origine di un suo temporaneo disinteresse ed insuccesso scolastico. In altri casi, può accadere anche che il bambino arrivi a comprendere di poter ricevere delle attenzioni su di sé da parte dei suoi genitori soltanto attraverso il suo scarso rendimento scolastico...
Come possono reagire i genitori di fronte ai brutti voti del proprio figlio?
Solitamente, loro stessi sono i primi a provare soggezione ed un senso di fallimento per lui e a sentirsi responsabili del suo insuccesso scolastico, mostrandosi interessati più al suo scarso rendimento che non a lui come individuo: spesso, un simile atteggiamento dei genitori non può far altro che aumentare la protesta che il bambino mette in atto proprio attraverso il suo fallimento scolastico.
Così, per entrambi i genitori potrebbe essere molto utile provare a spostare il loro sguardo altrove, per tentare di capire insieme al proprio figlio il suo disagio latente, in modo che egli possa sentirsi accolto e possa imparare a riconoscerlo e a comprenderlo insieme a loro, per poi tentare di superarlo.
Insieme a ciò, anche un atteggiamento di fiducia e di interesse da parte dei genitori per le capacità e le potenziali risorse del proprio figlio, potrebbe risultare vantaggioso per il raggiungimento del suo successo scolastico, il quale sembra essere strettamente correlato anche alla possibilità per il bambino di potersi applicare nello studio più per un impegno ed un riconoscimento per sé che non per dare una soddisfazione a mamma e papà.
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