Parotite

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  1. isaefrenk
     
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    Parotite
    Malattia virale acuta causata da un virus della famiglia dei Paramyxovirus, il Myxovirus parotiditis. Dopo un periodo di incubazione di 14-24 giorni, iniziano a comparire i primi sintomi: brividi, cefalea, anoressia, malessere generale e qualche linea di febbre della durata di 12-24 ore. Passato questo periodo, inizia a comparire dolore alla masticazione o alla deglutizione, specialmente dopo l’assunzione di liquidi acidi (come aceto o succo di limone). Iniziano, quindi, a vedersi delle tumefazioni alle ghiandole parotidee, tipiche della malattia. A volte, il rigonfiamento da infezione può colpire anche le ghiandole salivari sottomascellari, fino a interessare anche la zona soprasternale. Il decorso completo della malattia si svolge, in genere, entro 9-10 giorni. La trasmissione può avvenire tramite contatto diretto con la saliva del paziente infetto, con le goccioline emesse con tosse e starnuti o semplicemente parlando. Un soggetto risulta contagioso da 1 a 7 giorni prima della comparsa della tumefazione della parotite, fino a 5-9 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. La diagnosi è, in genere, abbastanza facile. E’ importante, però, distinguere la malattia virale da altri disturbi con sintomi simili, come la parotite batterica, i tumori benigni e maligni delle ghiandole salivari e la tumefazione parotidea da farmaci. L’epidemiologia della malattia indica come soggetti più a rischio di contagio i bambini tra i 5 e i 15 anni d’età; più difficile, invece, è l’infezione di bambini con meno di 2 anni e di lattanti fino a 1 anno, che risultano praticamente immuni. Nel 25-30% dei casi, inoltre, la parotite decorre in maniera asintomatica. Negli adulti e negli adolescenti il rischio più alto conseguente al contagio (anche se raro) è rappresentato dalla possibilità di rimanere sterili. L'interessamento testicolare compare nel 30% dei pazienti che hanno superato la pubertà, dei quali solo il 25% circa presenta un'orchite bilaterale. Ed è proprio in questi soggetti che è presente il rischio di rimanere sterili, con una probabilità comunque inferiore al 3%.
     
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0 replies since 5/4/2007, 07:11   1751 views
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