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isaefrenk.
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La “comune ideale”
La famiglia non comprenderà solo il compagno ed i figli; comprenderà anche i genitori che, se bisognosi, saranno amati come figli. La famiglia, inoltre, non comprenderà solo persone legate da vincoli di sangue; comprenderà prima di tutto persone unite da vincoli d’amore. Ciascun membro non si industrierà per cercare di prendere di più e dare il meno possibile; al contrario, ognuno desidererà rendersi utile e starà molto attento a non ferire gli altri perché non cercherà la propria gioia, bensì quella altrui.
In un certo senso la famiglia del futuro assomiglierà ad una comune ideale, nella quale i membri non avranno bisogno di “possedere” per sentirsi il dovere di avere cura; nella quale ognuno non avrà un ruolo fisso, dei compiti legati indissolubilmente alla sua figura; ma ciascuno potrà essere genitore e figlio, aiutatore ed aiutato; sempre però, amante. E non vi sarà certo confusione e disorganizzazione, perché l’amore che pervaderà ogni membro, quell’amore che sarà stato la causa della unione dei membri in una famiglia, renderà ognuno responsabile di tutti e per tutti; e sarà sempre quell’amore a rendere costruttiva una così meravigliosa unione di esseri.
Quindi, ciò che oggi sembra un valore che va a perdersi, è un valore che sarà ritrovato nell’intimo. Questa, brevemente, la famiglia del futuro.
Scommetto che ognuno ne vorrebbe essere membro. Se così è, si adoperi per costruirla. È facile, sapete: basta avere l’amore necessario.
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