il morbillo

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  1. isaefrenk
     
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    E' una malattia di origine virale contagiosa (si diffonde mediante goccioline del respiro e di secrezioni nasali disperse nell'aria). L'incubazione è di 9-11 giorni. I bambini infetti possono trasmettere il virus dall'inizio dell'incubazione fino a una settimana dopo la comparsa dei sintomi. Raramente vengono colpiti i bambini sotto gli 8 mesi di età, giacché godono di immunità acquisita dalla madre. Grazie all'immunizzazione per vaccino, oggi nei paesi cosiddetti industrializzati è meno frequente contrarlo. Nei paesi in via di sviluppo provoca tuttora un milione di morti all'anno a causa delle scarse difese immunitarie.

    La malattia si manifesta con febbre, sgocciolamento nasale, dolore agli occhi e tosse, con sofferenza di per sé inspiegabile coi primi sintomi. Dopo tre-quattro giorni compaiono sia le cosiddette macchie di Koplick sulla mucosa selle labbra e della faringe (non sempre però avvertibili) sia e soprattutto l'eruzione cutanea. L'eruzione a puntini rossi, si organizza inizialmente sulla testa e sul collo per diffondersi successivamente verso il basso, fino a coprire tutto il corpo. Talvolta i punti confluiscono a chiazze rosse, mentre s'ingrossano linfonodi. Dopo tre giorni l'eruzione comincia a ridursi e i sintomi si attenuano.

    Le complicanze più frequenti sono le infezioni all'orecchio e al polmone. In genere si manifestano con il riapparire della febbre due-tre giorni dopo la comparsa dell'eruzione cutanea. Una complicanza grave è l'encefalite detta post morbillosa, con cefalea vomito e convulsioni.

    Trattandosi di infezione virale, primo obbiettivo della terapia omeopatica è il rafforzamento delle difese immunitarie. Il virus infatti, non possedendo come il germe batterico una sua organizzazione cellulare, usa gli stessi apparati della cellula umana invasa. In questo caso sono ottimi gli oligoelementi come il Manganese Rame.

    Nei primi giorni della malattia morbillosa si prescrive Aconitum Napellus, spesso in composizione con Belladonna, Ferrum Phosphoricum, Ipeca, Bryonia, Arsenicum album, Gelsemium, Phosphorus, Baptisia. Dai componenti si evince che la terapia mira al controllo del rialzo di temperatura attraversi Belladonna e Ferrum Phosphoricum; del brivido con Aconitum; dell'infiammazione con Bryonia; della sedazione della tosse con Ipeca. Mentre il tremore e l'irrequietezza vengono affrontati con Gelsemium, il sostegno delle difese viene attuato con Phosphorus.

    Nei giorni a seguire si aggiungono Sulfur Pulsatilla Silicea Calcarea Carbonica, sempre in composizioni.
     
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